mercoledì 7 dicembre 2011

Il testo dell'intervento del Sottosegretario Fanelli sull'alluvione a Ginosa e le osservazioni del Comitato.

Intervento del Sottosegretario Fanelli a Montecitorio
Riportiamo stralcio dell’intervento del Sottosegretario Fanelli tenuto oggi in aula a Montecitorio in risposta all’interpellanza urgente sulla situazione delle alluvione del 2011 e, di seguito alcune brevi osservazioni.


(Intervento del Governo) 
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Tullio Fanelli.
TULLIO FANELLI, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, onorevoli deputati, giovedì scorso, due giorni dopo il mio giuramento come sottosegretario........... Quasi in tutta Italia, nel corso dell'ultimo anno, abbiamo avuto situazioni di questo genere e più passa il tempo, più si corre anche il rischio di dimenticare alcune di queste situazioni. Siamo a conoscenza, ad esempio, che in questo momento vi sono quattro persone che hanno in corso uno sciopero della fame. Lo fanno per riportare in evidenza gli eventi dell'alluvione di nove mesi fa nel territorio pugliese.
Si parla delle aree di Ginosa e di Taranto, per le quali, a differenza della limitrofa area in Basilicata, non è stata emanata l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri e che, naturalmente, sono ancora bisognose di interventi.
Certamente è doveroso un intervento urgente anche nel territorio pugliese; la mia preghiera verso queste persone è di interrompere lo sciopero: non aggiungiamo rischi e preoccupazioni a quelle che già ci sono. Non sono in grado di promettere che l'ordinanza verrà emanata in tempi brevi, ma posso assicurare che l'attenzione e l'impegno del Governo, e mia personale, a questo problema, saranno massimi, come se ce ne fossero cento di persone in sciopero della fame..........................


Le nostre osservazioni:

1)       Non c’è nessun impegno ne sui tempi ne sull’emissione dell’ordinanza per la Puglia
2)       La richiesta di interrompere lo sciopero della fame non è perché vi è la rassicurazione che si farà l’ordinanza ma perché “fa male alla salute” per chi la fa
3)       Dunque, l’impegno e l’attenzione del Governo sono massimi, a prescindere se sono 4 o 100 persone che fanno lo sciopero della fame; si tranquillizzi il sottosegretario è solo uno che lo fa, con rigore, il portavoce del Comitato al suo XV giorno. A noi, ormai, è chiaro che o 1, o 4, o 100…non sentono nessun obbligo morale di mantenere gli impegni.

Patrizia Bitetti per il Comitato TerreJoniche

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