Oggi 13 febbraio 2012 si è tenuto, finalmente, un
primo incontro a Taranto del tavolo per dare applicazione
all'OPCM per gli alluvionati di marzo
Le proposte
del Comitato: applicare immediatamente l'ordinanza, definire
criteri di priorità, trovare altre risorse e, soprattutto, fare
presto.
Come ci era stato garantito dall'ultimo
incontro tenuto con la Regione Puglia, il Commissario per
l'applicazione dell'OPCM per l'alluvione di Marzo (Nichi Vendola) ha
nominato il suo vicario con il compito di dare attuazione alle
iniziative previste nella persona del Dott. Luca Limongelli ed ha
predisposto una task force di circa dieci funzionari regionali
chiamati con compiti operativi. Oggi il Dott. Limongelli ha
convocato una prima riunione operativa presso la Provincia di
Taranto cui abbiamo partecipato come Comitato per la Difesa delle
TerreJoniche insieme ai comuni di Ginosa, Palagianello,
Castellaneta, al Consorzio di Bonifica di Stornara e Tara, alla
Provincia di Taranto (presenti gli Assessori Teresita Galeota e
Michele Conserva). La riunione, in effetti, è stato il primo
incontro operativo in cui è stato possibile prendere atto
concretamente della situazione, primo risultato importante dello
sforzo messo in campo nei mesi precedenti per arrivare alla
emissione dell'OPCM. Su questo punto, in particolare, Fabbris ha
ribadito a nome del comitato come decisiva la decisione (chiesta con
forza proprio dal Comitato) di avere l'OPCM a prescindere dalla
quantità di risorse finanziarie messe a disposizione per i primi
interventi che (essendo solo 1,6 ml di Euro messi a disposizione
dalla sola regione Puglia) sarebbero e sono comunque insufficienti a
dare risposte ai grandi problemi ancora aperti sul territorio.
Apprendiamo, così, che l'Ordinanza emessa a dicembre e pubblicata il
5 Gennaio 2012, pur essendo nota come "ordinanza per Ginosa Marina"
riguarda, in realtà 56 comuni della Puglia di diverse province che
nei primi giorni di marzo 2011 hanno accusato danni per le piogge
alluvionali. Un'ordinanza che coinvolge molti territori e che
presenta molte contraddizioni che derivano direttamente da quel
meccanismo infernale previsto dal Decreto Milleproroghe, denunciato
immediatamente dal Comitato e che ora (di fronte ai problemi aperti
dalle nevicate, dall'alluvione di Roma, i Liguria, Toscana, Sicilia)
si dimostra come assolutamente inefficace se non la stessa fonte di
molti dei problemi che impediscono di intervenire. Serve,
quindi, agire con la massima efficacia, un forte coordinamento e la
concertazione di un tavolo operativo chiamato a sostenere scelte
operative utili per i territori colpiti, le famiglie e le attività
economiche. Queste le principali proposte che Gianni Fabbris, a nome
del Comitato ha avanzato nell'incontro: - Definire come
assoluta priorità quella di realizzare entro i tempi previsti
dall'ordinanza la ricognizione dei bisogni economici e di produrre
un piano ed un cronoprogramma delle iniziative entro al massimo la
metà di Marzo (l'Ordinanza prevede 45 e 60 giorni dal 5 Gennaio che
possono essere ragionevolmente allargati a non più di 15 altri
giorni) - Determinare una perimetrazione delle aree interessate
dall'alluvione definendo la cartografia di riferimento delle zone
realmente colpite secondo un criterio di aree di priorità; va
individuata, in particolare, un'area epicentrica o di massima
emergenza (A) sulla base di criteri oggettivi (tipologia di danni,
presenza di sfollati, conconcomitanza di anticipazioni finanziarie
messe in atto da Enti Locali e strumentali, ecc.), una di fascia (B)
con tipologie di danni con criticità e dimensionamento di media
importanza ed una (C) che riguarda l'intera superficie indicata
dall'OPCM. Questa soluzione permetterebbe, fra l'altro, di modulare
gli interventi di spesa sulla base di criteri di priorità vincolati a
parametri oggettivi e trasparenti - Adottare criteri trasparenti di
utilizzo del 1,6 ml di euro, destinandoli alla fascia A in modo da
garantire sia il recupero delle somme spese dagli Enti durante
l'emergenza, sia iniziative di somma urgenza per prevenire ulteriori
danni (sistemazione di argini), sia di avviare risposte a quelle
famiglie ed attività in maggiore difficoltà - Produrre il
massimo dello sforzo per integrare l'OPCM di ulteriori somme
sull'emergenza come previsto all'articolo apposito della setessa
OPCM in modo da dotarla di ulteriori risorse Il Comitato ha poi
proposto di attivare presso il sito della Regione Puglia una sezione
dedicata su cui pubblicare tutti i documenti, le iniziative e lo
stato d'avanzamento relative all'OPCM. Il Vicario del Commissario,
Dott. Mongelli ha preso nota delle proposte e della situazione
rappresentata dal Comitato e dagli Enti presenti, ha annunciato che
terrà altri incontri nei prossimi giorni sia in Provincia di Foggia
che per le altre aree regionali coinvolte ed ha espresso l'auspicio
di poter produrre una prima proposta di lavoro entro il Primo Marzo
su cui si dovrebbe confrontare un tavolo regionale di confronto.
Inizia così, dopo quasi un anno di lotte ed iniziative di pressione,
il percorso per dare risposte vere ed operative. Siamo ancora ai
primi passi ed occorre fare presto perchè famiglie, attività
economiche, istituzioni locali e territorio sono sempre più in
ginocchio. Il Comitato Terre Joniche si sta convocando in assemblea
generale per giovedì 16 Febbraio prossimo, dopo aver fatto i
passaggi che coinvolgono la Regione Basilicata. Valuteremo la
situazione, non escludendo ulteriori iniziative di lotta e
preparandoci a convocare per metà marzo una forte iniziativa
nazionale che riunisca tutti i comitati di base e le associazioni
che nell'ultimo anno hanno dovuto fare i conti con le alluvioni e le
grandi responsabilità della politica.
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