venerdì 17 febbraio 2012

La Corte di Cassazione deposita la sentenza e si esprime sul Milleproroghe

Diverse Regioni quali Liguria, Basilicata, Puglia, Marche, Abruzzo e Toscana avevano presentato ricorso alla Cassazione contro Il Milleproroghe ritenendola anticostituzionale. Il 20 gennaio scorso si era tenuta l'udienza ed ogni regione aveva esposto le motivazioni per cui la legge doveva essere abolita e in modo particolare la parte relativa alla "Tassa delle disgrazie".

Ieri la Corte ha depositato la sentenza considerandola: parzialmente anticostituzionale. La decisione della Consulta modifica, quindi, profondamente lo scenario giuridico di riferimento.
La norma in questione prevedeva che per accedere ad eventuali aiuti da parte dello Stato, le Regioni avrebbero dovuto elevare al massimo le proprie addizionali fiscali per reperire fondi per l'emergenza. Dopo la notizia di giovedì 16 della sentenza della Corte Costituzionale che annulla quella che è stata chiamata “tassa calamità” o “tassa sulle disgrazie” le situazioni di emergenza non vengono piu' definite dalla legge 10/2011, ma si ritorna al quadro normativo della 225/1992.
Viene così abolita una norma profondamente iniqua che andava a penalizzare cittadini gia' colpiti da eventi calamitosi, costringendoli, per giunta, a subire la beffa di un'ulteriore tassazione. Tutti i Presidenti regionali hanno espresso massima soddisfazione per il risultato ottenuto sottolineando che ora pero' è necessario che il governo mantenga i suoi impegni e faccia arrivare al piu' presto le risorse promesse.Per il presidente della Basilicata, Vito De Filippo, era “impensabile che un livello dello stato imponesse scelte fiscali agli altri, inaccettabile la logica del ‘chi ha i guai se li piange’”. “La decisione della Corte Costituzionale di bocciare la così detta ‘tassa sulle disgrazie ritenendola non conforme alla nostra Carta fondamentale ci dà ragione ma ancor più fiducia e speranza”. Contro quella norma la stessa Regione Basilicata aveva promosso il giudizio davanti alla Consulta sostenendone, appunto, l’incostituzionalità.De Filippo ritiene che “la decisione della Corte Costituzionale ci allontana da quello che era diventato l’incubo di un sistema che non conosceva la solidarietà e la coesione nazionale”.

Per vedere la sentenza cliccare sulla home della Corte Costituzionale alla sentenza del 16 febbraio

http://www.cortecostituzionale.it/default.do

oppure: http://www.cortecostituzionale.it/schedaUltimoDeposito.do

Katya Madio

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