domenica 13 ottobre 2013

Metapontino, si spala fango e si continua nella conta dei danni

Pubblicato su La Nuova del Sud (vedi articolo originale)

MATERA - Prosegue nell’intera zona del metapontino la conta dei danni provocati dal nubifragio che lunedì sera si è abbattuto sull’intera costa jonica. Danni che al momento si stimano in circa 16 milioni di euro. Una cifra destinata sicuramente ad aumentare. Per questo si attende nel più breve tempo possibile la risposta del governo sulla richiesta dello stato di calamità naturale. Intanto, in una nota, il sindaco di Matera ricorda le quattro vittime dell’alluvione: “La tragica morte di quattro giovani - ha commentato Salvatore Adduce - a causa del violento nubifragio che nei giorni scorsi si è abbattuto su Matera e Ginosa ci lascia attoniti e carichi di dolore. A poche ore dall’ultimo ritrovamento il cordoglio mio personale e dell’intera città di Matera va alle famiglie delle quattro vittime colpite inaspettatamente da questa drammatica vicenda”. “Il violento nubifragio – aggiunge Adduce - ha messo in sofferenza anche tante imprese agricole nel Metapontino che sono costrette a fare i conti per l’ennesima volta, in pochi mesi, con ingenti danni in un periodo già di per sé non facile per la grave crisi economica che sta vivendo il Paese. Siamo vicini ai cittadini e ai territori così duramente colpiti. Anche la città di Matera ha fronteggiato una emergenza. Il violento nubifragio infatti ha procurato gravissimi danni all’impianto di sollevamento di Tirlecchia. L’emergenza idrica tuttavia è terminata nell’arco di 48 ore. Questo risultato è stato reso possibile grazie all’impegno di tante persone che hanno lavorato ininterrottamente affinchè la situazione potesse tornare rapidamente alla normalità. Recandomi immediatamente all’impianto ho potuto constatare personalmente la gravità dei danni che l’ondata di acqua e fango scivolata dalla collina a ridosso del fabbricato ha provocato al sistema di sollevamento. Ed ho constatato da vicino lo straordinario impegno degli uomini e delle donne di Acquedotto lucano che giorno e notte hanno lavorato costantemente per far tornare la situazione alla normalità”.

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