Se quando c'è un'alluvione o un terremoto ....

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

la solidarietà nazionale non interviene....

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

... il territorio non è messo in sicurezza e i danni non sono risarciti....

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

Come potranno le nostre comunità....

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

avere riconosciuti tutti gli altri diritti fondamentali? Difendiamo le terre joniche

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

lunedì 31 marzo 2014

Comunicato di solidarietà alla comunità alluvionata di Sala Baganza

Come Comitato aderente alla rete Mai Più abbiamo inviato un messaggio di solidarietà al Comitato 11 Giugno Sala Baganza per la conferenza stampa di lunedì, 31 marzo 2014, in Regione sull'alluvione dimenticata d 2011. Segue nostro comunicato.

A Nicola Luberto ed agli alluvionati di Sala Baganza
p.c. ai Consiglieri Regionali dell'Emilia Romagna

A nome del Comitato perla Difesa delle TerreJoniche, promosso dalla comunità degli alluvionati di Puglia e Basilicata, ti invio il mio sostegno allo sforzo che state conducendo in questi anni per affermare i diritti delle comunità del vostro territorio ad avere risposte dopo l'alluvione che vi ha colpito nel 2011. Abbiamo imparato a nostre spese quanto sia difficile e duro fare i conti con gli effetti di un'alluvione e quanto non sia scontato che la politica e le istituzioni diano le due risposte che sempre dovrebbero essere assicurate: la messa in sicurezza del territorio ed il sostegno a quanti hanno subito danni. Abbiamo dovuto prendere atto, al contrario, di come la discrezionalità della politica mantiene un vuoto intollerabile di risposte normative e legislative, per cui i cittadini italiani sono mantenuti nella incertezza di quali possano essere le aspettative dopo un'alluvione, su quali risorse possano contare o se, addirittura, possano o debbano aspettarsi risposte. Abbiamo imparato di come, nella assoluta discrezionalità e nella profonda ingiustizia dell'assenza di procedure e di un quadro legislativo coerente e organico, spesso le risposte sono legate alla capacità dei gruppi dirigenti e delle istituzioni locali di "contrattare" a livello regionale e nazionale risposte e risorse. Al contrario, quando questo non accade, quando la politica locale non si fa carico delle istanze dei cittadini e del territorio colpito, si produce una pricolosa ed odiosa rimozione dei problemi su cui si stende una cortina di silenzio alimentata dalla sottovalutazione e dalla incapacità E' in questo quadro che si producono in Italia le differenze fra Alluvioni di serie A (quelle su cui i riflettori della cronaca si sono aperti) e di serie B (quelle su cui, al contrario, l'interesse di chi deve dare risposte è distratto da altre priorità). Nel vostro caso particolarmente odiosa è la condizione di una vera e propria Alluvione Dimenticata che, addirittura, non ha avuto nemmeno la dignità del riconoscimento dello Stato d'Emergenza. Evidentemente il lutto delle famiglie colpite e le sofferenze di quanti hanno subito danni non sono stati considerati finora degni di risposte. Siamo con voi per sostenervi nello sforzo condotto in questi anni per avere dignità e giustizia e per riaffermare insieme il diritto di tutti i cittadini italiani ad avere risposte adeguate, coerenti ed eque in caso di alluvione e riconfermiamo lo sforzo comune che stiamo conducendo perchè la Politica Nazionale e quelle Regionali si dotino degli strumenti legislativi e delle risorse economiche necessari. Ci rivolgiamo ai Consiglieri regionali dell'Emilia Romagna, in particolare, perchè da loro venga il segnale di attenzione che tutti attendiamo, un segnale all'altezza della tradizione civile e democratica di una terra cui guardiamo in tanti in Italia per capacità di risposta sociale e democratica. Contate su di noi.

Gianni Fabbris - Portavoce del Comitato per la Difesa delle Terre Joniche

mercoledì 12 marzo 2014

Metaponto: la quiete dopo la tempesta.

A oltre cinque mesi dagli eventi alluvionali di Ottobre scorso un intero parco archeologico a Metaponto, in provincia di Matera, prosciugato dall’immensa distesa d’acqua, continua ad essere coperto dal fango.
A rischio le sue strutture murarie oltre alla perdita di un enorme patrimonio storico e culturale.
Decine gli uomini impegnati per salvare l’antica polis tra i quali l’ingegner Attilio Maurano, alla guida della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata.
Raggiunto telefonicamente in merito alle emergenze archeologiche ed architettoniche del metapontino con il dot. Maurano abbiamo fatto il punto sullo stato dell'arte relativo alla gestione delle risorse che sono state destinate al suo recupero e alla messa in opera dei lavori di ripristino.
Prima però gli abbiamo chiesto un parere circa il verificarsi di questi eventi in maniera copiosa e sempre più ravvicinata.