Se quando c'è un'alluvione o un terremoto ....

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

la solidarietà nazionale non interviene....

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

... il territorio non è messo in sicurezza e i danni non sono risarciti....

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

Come potranno le nostre comunità....

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

avere riconosciuti tutti gli altri diritti fondamentali? Difendiamo le terre joniche

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

giovedì 2 aprile 2015

Invito. Alluvioni, messa in sicurezza delle comunità e dissesto idrogeologico: cambiare passo

Ai Cittadini, Alle Associazioni,Comitati, Organizzazioni di territorio, Ai Sindaci ed agli Eletti

Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche e il Sindaco di Bernalda

Invitano

c/o la Sala Consigliare delComune di Bernalda – 3 aprile 2015, ore 15.30
ALUVIONI E DISSESTO IDROGEOLOGICO: CAMBIARE PASSO
Incontro con il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella

Le piogge della scorsa settimana, una quantità assolutamente normale, hanno ancora una volta provocato danni al territorio ed alle comunità. Aziende e comunità isolate per le frane, aree limitrofe ai fiumi allagate e attività produttive ancora una volta compromesse ed a rischio.

Il 30 luglio 2014 il Comitato per laDifesa delle TerreJoniche in un incontro pubblico organizzato insieme al Sindaco di Bernalda, avanzò alla Regione Basilicata quattro proposte che, se applicate, potrebbero cambiare il destino delle comunità che vivono nelle aree a rischio idrogeologico.
  1. Istituire una cabina di regia presso la Presidenza della Regione partecipata dai diversi soggetti istituzionali, dalle parti sociali, dai sindaci per gli interventi di prevenzione, messa in sicurezza e gli interventi ex-post per superare la frammentazione e garantire un'azione di coordinamento efficace.
  2. Convocare la Conferenza per la messa in sicurezza idrogeologica e la prevenzione delle alluvioni dove concertare obiettivi, strumenti, strategie, azioni, individuare risorse per un piano pluriennale di interventi e per definire, attraverso i Contratti di Fiume, un'azione partecipata di gestione delle aree.
  3. Adottare strumenti per dare risposte ai soggetti privati che hanno subito e subiranno danni da dissesto idrogeologico sia dotandosi di norme trasparenti in caso di eventi calamitosi sia definendo un accordo sugli indennizzi per i danni subiti fra il 2011 e il 2014 secondo il principio per cui la Regione interviene per un terzo delle somme necessarie, lo stato per un altro terzo e i privati per il restante terzo. Per la Regione Basilicata significherebbe garantire 15 milioni di Euro in tre anni.
  4. Dotarsi di un fondo di rotazione che intervenga per le famiglie maggiormente in difficoltà che hanno subito danni per evitare e prevenire il rischio di scivolamento nell'usura.

Grazie all'azione costante del Comitato TerreJoniche e delle istituzioni, dal 2011 sono arrivate alcune preziose risorse a fronte di bisogni comunque ancora lontani dall'essere soddisfatti.
Fra l'altro, per l'azione diretta della mobilitazione del 2011, sono arrivati 15 milioni di Euro per la messa in sicurezza degli argini dei fiumi (che hanno permesso in parte di alleviare i problemi) e 1 milione di euro per interventi diretti alle famiglie a rischio usura. Cosi pure, la pressione e la mobilitazione del mese di dicembre 2013, ha contribuito a sbloccare 6,5 milioni di euro per l'alluvione di ottobre 2013 e 14 milioni di euro per gli eventi di dicembre 2013.
Se, dunque, questo segnala che la mobilitazione e la partecipazione possono utilmente ottenere risultati (e le famiglie organizzate dal Comitato per la Difesa delleTerreJoniche rivendicano il ruolo e la funzione sociale fin qui assolto con grande sacrificio nell'interesse generale di tutta la comunità del territorio), molto è ancora da fare visto che solo fra il 2011 e il 2013 sono stati accusati danni per circa mezzo miliardo di euro.
La mobilitazione può raggiungere risultati solo in un quadro istituzionale di scelte che adottino strumenti e strategie coerenti con i problemi che si vogliono affrontare e risolvere.


Serve cambiare ed, a oltre otto mesi di distanza dalle proposte avanzate il 30 luglio 2014, il Comitato TerreJoniche e il Sindaco di Bernalda tornano ad incontrare il Presidente della Regione Basilicata in un incontro pubblico aperto alla partecipazione dei Sindaci per verificare il lavoro svolto, gli impegni delle Regione e, soprattutto, la possibilità che, finalmente, si apra una fase nuova che, individuando il valore strategico della messa in sicurezza del territorio e delle comunità, porti lavoro buono, investimenti, strumenti di benessere sociale ed economico.