tag:blogger.com,1999:blog-6691490427561134742024-03-05T09:26:39.466-08:00Terrejonicheblog del Comitato dei cittadini lucani e pugliesiAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/17413730420819186130noreply@blogger.comBlogger248125tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-36442061007510617432015-04-02T05:59:00.003-07:002015-04-02T05:59:54.367-07:00Invito. Alluvioni, messa in sicurezza delle comunità e dissesto idrogeologico: cambiare passo<div class="clearfix" style="background-color: white; color: #141823; font-family: 'helvetica neue', helvetica, arial, 'lucida grande', sans-serif; font-size: 12px; line-height: 16.0799999237061px; zoom: 1;">
<h2 class="_5clb" style="font-size: 24px; line-height: 28px; margin: 0px; padding: 0px;">
<span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Ai Cittadini, </span><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Alle Associazioni,Comitati, Organizzazioni di territorio, </span><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Ai Sindaci ed agli Eletti</span></h2>
</div>
<div class="_5k3v _5k3w clearfix" style="background-color: white; color: #141823; font-family: 'helvetica neue', helvetica, arial, 'lucida grande', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; margin-top: 16px; word-wrap: break-word; zoom: 1;">
Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche e il Sindaco di Bernalda<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Invitano</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>c/o la Sala Consigliare delComune di Bernalda – 3 aprile 2015, ore 15.30</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>ALUVIONI E DISSESTO IDROGEOLOGICO: CAMBIARE PASSO</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Incontro con il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella</b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Le piogge della scorsa settimana, una quantità assolutamente normale, hanno ancora una volta provocato danni al territorio ed alle comunità. Aziende e comunità isolate per le frane, aree limitrofe ai fiumi allagate e attività produttive ancora una volta compromesse ed a rischio.<br />
<br />
Il 30 luglio 2014 il Comitato per laDifesa delle TerreJoniche in un incontro pubblico organizzato insieme al Sindaco di Bernalda, avanzò alla Regione Basilicata quattro proposte che, se applicate, potrebbero cambiare il destino delle comunità che vivono nelle aree a rischio idrogeologico.<br />
<ol style="padding: 0px 10px 0px 25px;">
<li>Istituire una cabina di regia presso la Presidenza della Regione partecipata dai diversi soggetti istituzionali, dalle parti sociali, dai sindaci per gli interventi di prevenzione, messa in sicurezza e gli interventi ex-post per superare la frammentazione e garantire un'azione di coordinamento efficace.</li>
<li>Convocare la Conferenza per la messa in sicurezza idrogeologica e la prevenzione delle alluvioni dove concertare obiettivi, strumenti, strategie, azioni, individuare risorse per un piano pluriennale di interventi e per definire, attraverso i Contratti di Fiume, un'azione partecipata di gestione delle aree.</li>
<li>Adottare strumenti per dare risposte ai soggetti privati che hanno subito e subiranno danni da dissesto idrogeologico sia dotandosi di norme trasparenti in caso di eventi calamitosi sia definendo un accordo sugli indennizzi per i danni subiti fra il 2011 e il 2014 secondo il principio per cui la Regione interviene per un terzo delle somme necessarie, lo stato per un altro terzo e i privati per il restante terzo. Per la Regione Basilicata significherebbe garantire 15 milioni di Euro in tre anni.</li>
<li>Dotarsi di un fondo di rotazione che intervenga per le famiglie maggiormente in difficoltà che hanno subito danni per evitare e prevenire il rischio di scivolamento nell'usura.</li>
</ol>
<br />
Grazie all'azione costante del Comitato TerreJoniche e delle istituzioni, dal 2011 sono arrivate alcune preziose risorse a fronte di bisogni comunque ancora lontani dall'essere soddisfatti.<br />Fra l'altro, per l'azione diretta della mobilitazione del 2011, sono arrivati 15 milioni di Euro per la messa in sicurezza degli argini dei fiumi (che hanno permesso in parte di alleviare i problemi) e 1 milione di euro per interventi diretti alle famiglie a rischio usura. Cosi pure, la pressione e la mobilitazione del mese di dicembre 2013, ha contribuito a sbloccare 6,5 milioni di euro per l'alluvione di ottobre 2013 e 14 milioni di euro per gli eventi di dicembre 2013.<br />
Se, dunque, questo segnala che la mobilitazione e la partecipazione possono utilmente ottenere risultati (e le famiglie organizzate dal Comitato per la Difesa delleTerreJoniche rivendicano il ruolo e la funzione sociale fin qui assolto con grande sacrificio nell'interesse generale di tutta la comunità del territorio), molto è ancora da fare visto che solo fra il 2011 e il 2013 sono stati accusati danni per circa mezzo miliardo di euro.<br />
La mobilitazione può raggiungere risultati solo in un quadro istituzionale di scelte che adottino strumenti e strategie coerenti con i problemi che si vogliono affrontare e risolvere.<br />
<br />
<br /><b>Serve cambiare ed, a oltre otto mesi di distanza dalle proposte avanzate il 30 luglio 2014, il Comitato TerreJoniche e il Sindaco di Bernalda tornano ad incontrare il Presidente della Regione Basilicata in un incontro pubblico aperto alla partecipazione dei Sindaci per verificare il lavoro svolto, gli impegni delle Regione e, soprattutto, la possibilità che, finalmente, si apra una fase nuova che, individuando il valore strategico della messa in sicurezza del territorio e delle comunità, porti lavoro buono, investimenti, strumenti di benessere sociale ed economico.</b></div>
Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-4723933583582309852014-10-04T07:14:00.001-07:002014-10-04T07:18:52.150-07:00Gli alluvionati di tutta Italia si riuniscono a Ameglia<i><span style="color: red;">Pubblichiamo da CittadellaSpezia</span></i> (<a href="http://www.cittadellaspezia.com/mobile/Val-di-Magra/Sarzana-Val-di-Magra/Gli-alluvionati-di-tutta-Italia-si-167149.aspx" target="_blank">leggi articolo originale</a>)
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig1teCW3v2kKZScJCNcCJ0IptsmGrkP6d0PcU_9uzCsvFKaMAHQNzbjBzVzbvTPLwa5PQNijXIzakXHmugV1ZqpP8kQIfR_3rJ5uyfquJKLOESZ4eqeekzI9yxLlL54Sc8GbPRbWG-i7Bq/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig1teCW3v2kKZScJCNcCJ0IptsmGrkP6d0PcU_9uzCsvFKaMAHQNzbjBzVzbvTPLwa5PQNijXIzakXHmugV1ZqpP8kQIfR_3rJ5uyfquJKLOESZ4eqeekzI9yxLlL54Sc8GbPRbWG-i7Bq/s1600/1.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
<h3>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Georgia; font-size: 12px; line-height: 14.2799997329712px;">Il primo Congresso nazionale, in arrivo comitati da Veneto, Emilia, Basilicata, Toscana, Sardegna e Marche. Si punta a una legge di iniziativa popolare per i risarcimenti da disastri naturali.</span></h3>
<strong style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;">Val di Magra</strong><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;"> - Vengono da ogni parte d'Italia e tutti hanno vissuto la terribile esperienza di un'alluvione o di un terremoto. Sabato 4 e domenica 5 ottobre prenderà vita il primo Congresso nazionale degli alluvionati e terremotati d’Italia che si terrà a Bocca di Magra.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;">Una folta rappresentanza da tutta Italia, con la Val di Magra a fare gli "onori di casa" con il Popolo degli alluvionati in cui confluiscono sei diversi comitati: I Volontari del Magra di Ameglia e di Aulla, il Comitato Romito Magra, il Comitato San Genisio, il Comitato Sarzana e il Comitato Senato di Arcola.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;">Da fuori viene l'Associazione Aec (Alluvionati Veneto), il Comitato Salbaganza di Parma ed Emilia, il <b>Comitato Terre Ioniche di Matera e Basilicata</b>, il Comitato Alluvionati Massa e Carrara, il Comitato Alluvionati dell'Elba, il Comitato Alluvionati Sardegna, il Comitato Alluvionati Albinia e Grosseto, il Comitato Alluvionati Savona e il Comitato Alluvionati Senigallia.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;" />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;">Nella sua veste di Rete nazionale unitaria degli alluvionati e terremotati italiani, il Coordinamento Aec ed il Popolo degli Alluvionati, oltre a tutti gli altri comitati nazionali, darà il via ufficiale ai lavori per la creazione e successiva presentazione di una legge di iniziativa popolare che "regolamenti, imponga e sia giusta ed equa nei confronti di tutti i cittadini, imprese ed enti colpiti da calamità. Una legge che obblighi la cura del territorio, delle zone a rischio allagamenti e preveda la prevenzione dei disastri come base fondamentale, fornendo gli strumenti giuridico-legislativi indispensabili ma anche le coperture economiche per poterli attuare".</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;">Nascerà una banca dati che contenga le modalità operative su come comportarsi per prevenire un disastro (tutela, manutenzione, cura e sistemazione del territorio da parte delle pubbliche amministrazioni e dei privati); di come comportarsi dopo un evento (alluvione, terremoto, frana, tromba d'aria), quali attività immediate e successive vadano eseguite e quali sono le modalità di sgombero, pulizia, ripristino dei luoghi colpiti da un evento catastrofico, indicando anche come comportarsi per ottenere il risarcimento dei danni subiti (dalla prima dichiarazione alla liquidazione finale).</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;">Sarà creato anche un gruppo di allerta, prevenzione e assistenza, informazione e aiuto nei momenti contingenti e successivi. Si passerà poi alla creazione di un "coordinamento unico che tuteli gli interessi collettivi dei cittadini rappresentati e iscritti al registro nazionale dei danneggiati e possa in tal modo agire in tutte le sedi giudiziarie ritenute più idonee, costituendosi parte civile nei procedimenti e processi, preferendo azioni collettive a singole rivalse per danni, coordinati".</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;">l congresso inoltre si svilupperà con un ora intera dedicata ai sindaci che hanno aderito alla manifestazione e che sono seriamente motivati a creare una rete nazionale atta a dare più peso e forza alle proprie esigenze. Il sindaco di Ameglia, Giacomo Raul Giampedrone, si è fatto portavoce di questo messaggio tra i sindaci e aprirà il congresso e la discussione.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;" />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;">Ci sarà una presentazione fotografica dell’esercitazione di evacuazione totale di un paese effettuata nel comune di Monteforte simulando una massima allerta per alluvione. La cosa sarà presentata dall’Assessore Maccarone del comune stesso. Seguiranno le esposizioni tecniche del dottor De Franceschi e del professore emerito Giovanni Iannelli che parleranno rispettivamente di sistema di geo-localizzazione del livello dei fiumi e delle problematiche del fiume Magra.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;">Non mancherà neppure Paola Botte, autrice del Libro “Un fiume amaro” che tanto ha fatto parlare di se nei mesi scorsi e che ripresenterà le linee guida del libro inchiesta che ha creato non poco scompiglio tra associazioni ed enti di Ameglia e Val di Magra.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;">Le conclusioni dei lavori saranno affidate al portavoce del popolo degli alluvionati val di magra Luca Ghirlanda che riassumerà i punti di condivisione di tutti i comitati nazionali al fine di dare ufficialmente il via a questo coordinamento nazionale.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;" />
<br />
<div class="firmaArt" style="background-color: white; color: #333333; float: right; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;">
REDAZIONE</div>
<div class="dataArt" style="background-color: white; color: #333333; float: left; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;">
03/10/2014 20:30:20</div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;"></span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;"></span><br style="background-color: white; clear: both; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;" />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial; font-size: 15px; line-height: 22.5px; text-align: justify;"></span>
<br />
<div class="firmaArt" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #333333; float: right; font-family: Arial; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 22.5px; orphans: auto; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<div>
<em style="font-style: italic;"><a href="mailto:redazione@cittadellaspezia.com" style="color: #535a5b; text-decoration: none;">redazione@cittadellaspezia.com</a></em></div>
</div>
Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-88251830647869381812014-05-08T06:37:00.000-07:002014-05-08T07:11:16.187-07:00Riprendiamo: i soldi ci sono, 50 giorni di mobilitazione per sbloccarli<div class="moz-cite-prefix">
<div align="center">
<b>I numeri sul calendario non sono un'opinione, noi sappiamo contare e non rinunciamo.</b><b><br />
</b>
</div>
<div align="center">
<b>
</b></div>
<div align="center">
<b>RIPRENDE LA MOBILITAZIONE PER CHIUDERE LA VERTENZA ALLUVIONE: <br />
9/4/2014 </b><b><b>ore 10,30 A PISTICCI SCALO, </b>CONFERENZA STAMPA PER ILLUSTRARE LA CAMPAGNA DEI 50 GIORNI </b></div>
</div>
<div align="center">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4AQNb-t_49d29fng_O5A4hKQ7A9uIgByP1FtAMMMsxhtnEGGFlUR64-us9kFPgnpRC2yRCgIZPmkVrNFMI2OibypF8WfxXZ6RgWMVh4DH83Ua_4h6OWf9Aqi9IRO7XhQzhvxMn3fYWPA/s1600/50giorni1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4AQNb-t_49d29fng_O5A4hKQ7A9uIgByP1FtAMMMsxhtnEGGFlUR64-us9kFPgnpRC2yRCgIZPmkVrNFMI2OibypF8WfxXZ6RgWMVh4DH83Ua_4h6OWf9Aqi9IRO7XhQzhvxMn3fYWPA/s1600/50giorni1.jpg" height="320" width="270" /></a><b>Otto mesi dall'alluvione dell'Ottobre 2013, 4 morti e danni enormi al territorio ed alle attività</b><b>.</b></div>
<b>Tre anni, due mesi e una settimana dall'alluvione del Marzo 2011 che ha lasciato in ginocchio il Metapontino</b><b>.</b><br />
<b>Fra qualche settimana saranno 8 mesi dall'alluvione del Primo
Dicembre 2013 che ha colpito ancora una volta territorio, famiglie ed
aziende</b><br />
<b>Dal 28 Dicembre 2013, giorno in cui si è concluso l'ultimo sciopero della fame, attendiamo il rispetto degli impegni: sono passati 131 giorni.</b><br />
<br />
<b>Ora è il momento di mantenere gli impegni: 50 giorni per dare risposte</b><b>. </b></div>
<br />
Non ci abbiamo messo una pietra sopra, anzi. Ci eravamo lasciati
all'indomani dell'ultimo sciopero della fame messo in campo dal Comitato
avendo incassato gli impegni del Capo della Protezione Civile Franco
Grabielli sull'emissione delle prime due ordinanze per le alluvioni di
Ottobre e Dicembre e del Presidente della Regione Basilicata a trovare
risposte complessivamente alle ferite aperte nelle comunità alluvionate.<br />
In questi mesi abbiamo atteso mentre continuavamo ad interloquire con la
Regione ed a lavorare per avere le soluzioni che attendiamo da tempo.<br />
Ora è arrivato il tempo di dare finalmente le risposte e mantenere gli
impegni. Il territorio lucano ed, in particolare, l'area Jonica e il suo
entroterra non possono più attendere.<br />
Riparte la mobilitazione, dunque, con l'obiettivo di chiudere entro il
1° Luglio una fase della vertenza che sta durando ormai da oltre tre
anni e che non ammette ulteriori ritardi sia perchè le comunità colpite
sono ormai allo stremo, sia perchè se non si interviene subito la
prossima stagione delle piogge potrebbe essere devastante.<br />
Questi, in particolare, gli obiettivi dei prossimi 50 giorni di iniziativa:<br />
1) la Regione Basilicata adotti un piano per la prevenzione delle alluvioni<br />
2) si stanzino 27 milioni di euro per dare un risarcimento parziale alle persone danneggiate dalle alluvioni del 2011 e 2013<br />
3) si cambi la legge sul "bonus carburanti" restituendo alla terra
lucana i 270 milioni di Euro fermi e si istituisca il fondo per la messa
in sicurezza idrogeologica e quello per la bonifica delle aree
inquinate.<br />
Per raggiungere questi obiettivi, in particolare, chiediamo alla Regione
Basilicata, di istituire una task force operativa (di cui abbiamo
discusso e su cui abbiamo concordato almento per le linee di massima
nelle settimane scorse) che porti ad adottare entro l'estate le misure e
le iniziative necessarie sia di carattere strategico che per gli
interventi immediati non più rinviabili e puntiamo a realizzare una
forte campagna di pressione nei confronti del Parlamento e del Governo
Nazionale per cambiare la legge sciagurata sul "bonus carburanti" e per
cui stiamo già operando per dare vita ad una petizione regionale e ad un
comitato promotore largo e partecipato da cittadini ed associazioni e
forze sociali e sindacali.<br />
Domani, 9 Maggio 2014, alle ore 10,30 terremo una conferenza stampa
nell'area di Pisticci Scalo, in una delle zone particolarmete colpite
dalle alluvioni e dove maggiore sono i bisogni delle comunità e il
territorio di interventi sia per la messa in sicurezza dei fiumi sia per
la bonifica dell'area.<br />
L'iniziativa si svolgerà alle ore 10,30 lungo la strada di collegamento
fra Pisticci Scalo e Pomarico in un'area immediatamente prima del ponte
sul fiume Basento. In questa località (vedi http://goo.gl/maps/5dSGS)
terremo dalle ore 7 fino alle ore 14.30 un presidio/incontro di lavoro
per preparare le iniziative della campagna che inizierà ufficialmente
dal giorno 12 Maggio 2014.<br />
All'interno delle iniziative della mattinata, ore 10,30 terremo una
conferenza stampa in cui presenteremo la mobilitazione, illustrandone
contenuti, agenda e modalità.<br />
La stampa è invitata.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17413730420819186130noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-9973634285663856062014-04-02T06:14:00.000-07:002014-04-02T06:14:03.950-07:00Solidarietà e condivisione dal comitato TJ ad AlessandraStamattina Alexandra Bacchetta ha organizzato un evento pubblico con stampa e politici per dare un segnale di svolta alla sua situazione.
Abbiamo inviato un comunicato di auguri e solidarietà per quanto sta facendo da 5 anni di lotta solitaria contro i mulini a vento.<br />
<br />
Segue il nostro comunicato.
<br />
<div>
<br /></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Cara Alessandra, ti scrivo a nome della comunità degli alluvionati delle TerreJoniche, fra la Puglia e la Basilicata non solo per esprimerti solidarietà ma per condividere l'impegno civile ed umano a pretendere che vengano riconosciuti i diritti delle popolazioni colpite da disastri ambientali come è un'alluvione.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Disastri che mai hanno cause solo naturali ma che, al contrario, trovano la loro ragione nelle responsabilità individuali e collettive.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Da quando esiste il mondo, ogni volta che piove, l'acqua ingrossa i letti dei fiumi ed esce dagli alvei ma è solo per la responsabilità umana che produce lutti e disastri nelle nostre terre e nelle nostre case.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">E' sempre più evidente come l'abbandono delle pratiche attive di governo del territorio da parte delle istituzioni, la irresponsabilità con cui una parte dei cittadini tende a considerare il modo in cui si gestiscono i fiumi e gli insediamenti umani, il cambiamento profondo del clima con la tropicalizzazione e la concentrazione dei fenomeni atmosferici ci dicono di una situazione che chiederebbe un impegno straordinario politico e civile a prevenire ed a dare risposte.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Al contrario assistiamo ad una discussione politica distratta e superficiale che non riesce ad inventariare la priorità urgente di un piano serio per la messa in sicurezza del territorio ed un quadro normativo che garantisca i cittadini colpiti da disastri ambientali come le alluvioni di sapere con certezza cosa li aspetta e quali diritti verranno loro riconosciuti.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Assistiamo, anche, alla terribile liturgia dei riflettori della comunicazione e dei media che si accendono mentre il fango è nelle strade e nelle case, i morti e gli sfollati fra funerali e centri di raccolta per poi spegnersi passata l'emergenza e lasciare il territorio, le istituzioni di base, le aziende, le famiglie e le persone nella solitudine, nell'incertezza e nell'abbandono.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Soprattutto assistiamo alla sufficienza distratta dei tanti, persino nelle istituzioni che avrebbero la responsabilità di farsi parte di governo attiva, di fronte ai richiami ad intervenire per dare risposte e prevenire altri disastri.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">In realtà le nostre popolazioni sono schiacciate da una tenaglia terribile: da una parte l'inesistenza di investimenti per la prevenzione e la messa in sicurezza e dall'altra il vuoto normativo e istituzionale che nega, nei fatti, certezze a chi è colpito.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Tocca a noi, persone di buona volontà spesso colpite negli affetti e nei beni dai disastri ambientali, tenere alto l'impegno civile per avere risposte. Tocca a noi anche a costo di mille sacrifici, rompere la cappa di silenzio che cala dopo l'emergenza e pretendere dalle istituzioni e dalla politica, oltre che a tutta la comunità, quelle risposte che fanno la differenza fra una società democraticamente fondata sul riconoscimento dei diritti fondamentali e quella dell'ingiustizia che condanna una parte tanto grande del nostro territorio nazionale a convivere con l'incertezza, la paura di nuovi disastri e la insicurezza di poter pianificare e gestire la prospettiva del futuro e di una vita degna nelle aree esposte a disastri idrogeologici.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Il nostro comitato è impegnato ormai da tre anni in una lunga e dura vertenza che ha dovuto fare fronte a tre alluvioni con morti e molte centinasia di milioni di danni accertati. Ogni genere di sforzo sta producendo risultati troppo lentamente e troppo deboli per le attese e le necessità.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Serve uno scatto civile nazionale che non lasci soli chi è stato direttamente colpito dalle alluvioni e aiuti il Paese ad assumere la consapevolezza che la messa in sicurezza del territorio ed una nuova cultura e pratica dei bacini dei fiumi è una grande questione nazionale che riguarda tutti.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Noi che siamo stati direttamente colpiti siamo in prima persona in campo con le forme più forti possibili a cercare di tenere aperta la richiesta di dignità ma serve che le istituzioni e la politica prendano coscienza e, conseguentemente, sentano il senso del dovere. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">So che hai fatto un duro sciopero della fame per chiedere risposte ed attenzione, noi ne abbiamo fatti 5 in tre anni, io stesso ne ho fatti due. Una società in cui una sua parte, per chiedere il rispetto di diritti fondamentali è costretta a mettersi alla prova con tanto impegno, rischio e sofferenza è una società debole che corre seriamente il rischio della sconfitta.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Questa è una condizione che non possiamo tollerare né come persone colpite né come cittadini per questo dobbiamo intensificare i nostri sforzi per avere riconosciuti in Italia (in Lombardia come in Sicilia o in ogni altro luogo) un piano di messa in sicurezza e prevenzione, investimenti e risorse, un quadro normativo certo per tutti che eviti l'odioso riprodursi di alluvioni di serie A e di serie B e il rispetto da parte delle Istituzioni locali (Regioni, Comuni ed Enti territoriali) delle norme per la prevenzione e la messa in sicurezza.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Ti siamo vicini non solo per solidarietà ma, anche e soprattutto, per condividere l'impegno e lo sforzo insieme agli altri Comitati d Alluvionati di tutta Italia ad ottenere risposte. Ritienici parte della tua lotta che è la nostra come sappiamo che tu condividi i nostri sforzi.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Un abbraccio per ora virtuale sperando di incontrarti presto</span><br />
<br style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;" />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Metaponto, 2 Aprile 2014</span><br />
<br />
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">
Gianni Fabbris - Portavoce del Comitato per la Difesa delle Terre Joniche</div>
Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-82930247740385743852014-03-31T06:40:00.000-07:002014-04-02T06:41:41.548-07:00Comunicato di solidarietà alla comunità alluvionata di Sala BaganzaCome Comitato aderente alla rete Mai Più abbiamo inviato un messaggio di solidarietà al Comitato 11 Giugno Sala Baganza per la conferenza stampa di lunedì, 31 marzo 2014, in Regione sull'alluvione dimenticata d 2011.
Segue nostro comunicato.<br />
<br />
A Nicola Luberto ed agli alluvionati di Sala Baganza<br />
p.c. ai Consiglieri Regionali dell'Emilia Romagna<br />
<br />
A nome del Comitato perla Difesa delle TerreJoniche, promosso dalla comunità degli alluvionati di Puglia e Basilicata, ti invio il mio sostegno allo sforzo che state conducendo in questi anni per affermare i diritti delle comunità del vostro territorio ad avere risposte dopo l'alluvione che vi ha colpito nel 2011.
Abbiamo imparato a nostre spese quanto sia difficile e duro fare i conti con gli effetti di un'alluvione e quanto non sia scontato che la politica e le istituzioni diano le due risposte che sempre dovrebbero essere assicurate: la messa in sicurezza del territorio ed il sostegno a quanti hanno subito danni.
Abbiamo dovuto prendere atto, al contrario, di come la discrezionalità della politica mantiene un vuoto intollerabile di risposte normative e legislative, per cui i cittadini italiani sono mantenuti nella incertezza di quali possano essere le aspettative dopo un'alluvione, su quali risorse possano contare o se, addirittura, possano o debbano aspettarsi risposte.
Abbiamo imparato di come, nella assoluta discrezionalità e nella profonda ingiustizia dell'assenza di procedure e di un quadro legislativo coerente e organico, spesso le risposte sono legate alla capacità dei gruppi dirigenti e delle istituzioni locali di "contrattare" a livello regionale e nazionale risposte e risorse.
Al contrario, quando questo non accade, quando la politica locale non si fa carico delle istanze dei cittadini e del territorio colpito, si produce una pricolosa ed odiosa rimozione dei problemi su cui si stende una cortina di silenzio alimentata dalla sottovalutazione e dalla incapacità
E' in questo quadro che si producono in Italia le differenze fra Alluvioni di serie A (quelle su cui i riflettori della cronaca si sono aperti) e di serie B (quelle su cui, al contrario, l'interesse di chi deve dare risposte è distratto da altre priorità).
Nel vostro caso particolarmente odiosa è la condizione di una vera e propria Alluvione Dimenticata che, addirittura, non ha avuto nemmeno la dignità del riconoscimento dello Stato d'Emergenza.
Evidentemente il lutto delle famiglie colpite e le sofferenze di quanti hanno subito danni non sono stati considerati finora degni di risposte.
Siamo con voi per sostenervi nello sforzo condotto in questi anni per avere dignità e giustizia e per riaffermare insieme il diritto di tutti i cittadini italiani ad avere risposte adeguate, coerenti ed eque in caso di alluvione e riconfermiamo lo sforzo comune che stiamo conducendo perchè la Politica Nazionale e quelle Regionali si dotino degli strumenti legislativi e delle risorse economiche necessari.
Ci rivolgiamo ai Consiglieri regionali dell'Emilia Romagna, in particolare, perchè da loro venga il segnale di attenzione che tutti attendiamo, un segnale all'altezza della tradizione civile e democratica di una terra cui guardiamo in tanti in Italia per capacità di risposta sociale e democratica.
Contate su di noi.<br />
<br />
Gianni Fabbris - Portavoce del Comitato per la Difesa delle Terre JonicheKatya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-28450632410745508512014-03-12T05:11:00.000-07:002014-03-12T07:44:43.606-07:00Metaponto: la quiete dopo la tempesta.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKo9Rhrwy28EZ2WLQf_AnLakKpIkRlLFQIkA4gpFBUUlWScBUvHHA2aogF5j4d7SIH3YZG1Tu2cIBqVFMz2w4CoDWzNcN-6UukiEJryRhKm2J658vd0-Ty7RTKL1Kr7iNCbnsGeZESXrbz/s1600/meta6.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKo9Rhrwy28EZ2WLQf_AnLakKpIkRlLFQIkA4gpFBUUlWScBUvHHA2aogF5j4d7SIH3YZG1Tu2cIBqVFMz2w4CoDWzNcN-6UukiEJryRhKm2J658vd0-Ty7RTKL1Kr7iNCbnsGeZESXrbz/s1600/meta6.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b><i>A oltre cinque mesi dagli eventi
alluvionali di Ottobre scorso un intero parco archeologico a
Metaponto, in provincia di Matera, prosciugato dall’immensa distesa
d’acqua, continua ad essere coperto dal fango.
</i></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b><i>A rischio le sue strutture murarie
oltre alla perdita di un enorme patrimonio storico e culturale.</i></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b><i>Decine gli uomini impegnati per salvare
l’antica polis tra i quali l’ingegner Attilio Maurano,
alla guida della Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici della Basilicata.</i></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b><i>Raggiunto telefonicamente in merito
alle emergenze archeologiche ed architettoniche del metapontino con
il dot. Maurano abbiamo fatto il punto sullo stato dell'arte relativo
alla gestione delle risorse che sono state destinate al suo recupero
e alla messa in opera dei lavori di ripristino.</i></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b><i>Prima però gli abbiamo chiesto un
parere circa il verificarsi di questi eventi in maniera copiosa e
sempre più ravvicinata.</i></b></div>
<a name='more'></a><br />
<i>'A partire dal 2011, in meno di tre anni, l'intero parco è
stato oggetto di ben tre disastri, sintomo</i>, ne è convinto
Maurano, '<i>che è cambiato qualcosa nello stato dei luoghi. Poi c’è
il corso del fiume, fatalmente deviato da una serie di abusi commessi
nei due scorsi decenni, che finisce a valle proprio nell’area
archeologica, trasformandola in una sorta di vasca di contenimento.
Questo è un dato oggettivo su cui riflettere, perchè non possiamo
permetterci un'altra emergenza come quella dei mesi scorsi. E'
fondamentale pertanto che il territorio sia messo in sicurezza.”</i><br />
Nei giorni scorsi, infatti, si è tenuta una riunione generale su
invito della Prefettura di Matera tra Autorità di Bacino della
Basilicata, Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto e Direzione
Regionale dei Beni Culturali presente, con un delegato nello staff
del Centro operativo misto, istituito proprio dalla Prefettura. In
questo incontro sono state chieste sicurezze proprio sui lavori di
ripristino del territorio a partire dagli argini fortemente
compromessi del Bradano.<br />
“<i>Ci preoccupano”</i>, ci
racconta Maurano<i> </i>, <i>“le conseguenze delle alluvioni
in generale, in quanto al di là delle risorse economiche e della
fatica fatta in questa ennesima occasione, la necessità è quella di
investire in interventi strutturali, perchè non ci si può
permettere più che comportamenti normali degli uomini, producano
conseguenze così tragiche. Nel 2011 abbiamo speso 250mila euro per
il ripristino dei luoghi ed anche in questa occasione, anche se sono
già state stanziate, grazie all'intervento dell'ex ministro Massimo
Bray i fondi per la calamità (400 mila euro), l'entità del danno a
cui far fronte è simile</i>. <i>Occorre oggi, quindi, sul fronte dei
rimedi strutturali, fare una ricognizione su tutti i mutamenti del
territorio negli ultimi dieci anni, perchè qui ci sono danni
ripetuti e questo ci preoccupa. Basti pensare che già solo aprendo
le paratie della diga di San Giuliano, come pure avviene in caso di
emergenza, con 10 metri cubi di acqua al secondo, gli scavi di
Metaponto rischiano di allagarsi. L’area si chiama “Pantano”
perchè fisiologicamente alluvionale, ma se a questa naturale
predisposizione (con cui i Greci hanno sempre convissuto) si
aggiungono altre concause, il distastro è fatto.”</i><br />
“<i>Durante l'evento di Ottobre, </i>continua
Maurano<i>, scorso la Direzione regionale ha, in prima
emergenza, impegnato 25mila euro per la pulizia dei canali
all'interno dell'area archeologica. Sì, perchè,” “occorre
ricordare che sotto gli scavi il sito è caratterizzato da una falda
freatica naturale. Questo ha permesso al sito di Metaponto, a
differenza di altri luoghi nazionali investiti da simili catastrofi,
di dotarsi, nel tempo, di pompe idrovore, in grado di svuotare questo
naturale accumulo che durante l’estate si alimenta anche di acqua
marina (30-40%). Grazie all'opera dei Vigili del fuoco e del
Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto, ad Ottobre, con sette
idrovore al lavoro in sei giorni, l'area archeologica è stata
interamente svuotata. Dopo le pulizie più profonde nell’alveo
degli scavi, invasi da circa 100mila metri cubi di acqua e fango, si
dovrà verificare l’entità di eventuali danni ai monumenti ancora
presenti </i>(<i>ndr </i>visto
che molti sono stati già trasferiti nell’area museale dopo
l’alluvione del 2011)<i>. E’ chiaro che il materiale
fangoso asciutto e attaccato alle pareti antiche di millenni, dovrà
essere scrostato attraverso una campagna di scavi; servirà personale
specializzato, per non disperdere fatalmente ciò che non può più
essere recuperato.”</i><br />
Queste motivazioni hanno indotto la Direzione Regionale a
indirizzare parte delle risorse economiche per la solo pulitura degli
antichi canali greci preesistenti.
<br />
Non sono stati messi ancora in opera lavori di rimozione del fango
dalle strutture murarie, ossia, le operazioni di pulizia grossa,
attraverso la rimozione della melma che ricopre i monumenti per circa
un metro e che rischia di intaccare le malte, utilizzate negli anni
scorsi per tenere insieme i muretti e l’area perimetrale dell’Agorà
(ndr).<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjep5xqdwhyoRr7Zk3UO27d2S1cmqq2Z-0BBYgR9XUbwZ9mFkT3YDsla8KU6y4lL4Zskx83L_IJQ8hCUrQo2MsRLBU1l5ReEChK3ExrI4Db5ibj9LOVFF-wHymIhmVWYBhqSzVBbJEehAYx/s1600/metaponto.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjep5xqdwhyoRr7Zk3UO27d2S1cmqq2Z-0BBYgR9XUbwZ9mFkT3YDsla8KU6y4lL4Zskx83L_IJQ8hCUrQo2MsRLBU1l5ReEChK3ExrI4Db5ibj9LOVFF-wHymIhmVWYBhqSzVBbJEehAYx/s1600/metaponto.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
“<i>L'intervento di restauro infatti, è un intervento manuale
affidato al lavoro dell'uomo che può, anche se realizzato da
professionisti, produrre danni sulle strutture in quanto, la
rimozione del fango che è meccanica, può portare all'asportazione
di materiale lapideo. E' fondamentale quindi che queste operazioni
delicatissime siano effettuate nel momento in cui avremo la sicurezza
che il territorio circostante, tenuto conto anche che siamo a Marzo,
sia oggetto di interventi strutturali destinati al suo ripristino
affinchè non si ripetano nuovamente fenomeni di questa natura e
entità.”</i><br />
Sappiamo infatti, che ogni azione umana o ogni evento naturale
contribuisce a lasciare una traccia sul monumento e a seconda che
siano effetto di un evento naturale o di un'azione umana, possono
comportare accumulo o asporto di materiali rispetto alla situazione
preesistente. Mentre la traccia di accumulo costituisce un'unità
stratigrafica positiva, la traccia di asporto rappresenta un elemento
negativo alla storia del sito. Occorre quindi che i restauri vengano
realizzati con estrema parsimonia e in condizioni di sicurezza.<br />
Abbiamo inoltre chiesto al dottor Maurano se ritiene che i fondi
ottenuti per calamità destinati dal Ministero siano stati
sufficienti.<br />
Maurano ha detto di ritenersi soddisfatto perchè l'ambizione
della Direzione Regionale era stata inizialmente solo quella di
richiedere le somme anticipate in primo intervento.
<br />
Il ministero per i Beni culturali infatti, attraverso l'impegno
dell'ex ministro Massimo Bray, ha destinato al metapontino una somma
pari a 400mila euro, che si aggiunge ai 250mila destinati dalla
Dirigenza regionale per i Beni culturali ed ai 200mila già ripartiti
dalla Regione Basilicata. In tutto 850mila euro.<br />
“<i>Speriamo di restituire presto il parco archeologico alla
comunità se non nella sua totalità, almeno in parte, rendendo la
parte ancora non pulita comunque visibile attraverso transenne o
sopraelevazioni di ponteggi”</i><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinAMqVKzRW9Y0diwAhNsvLmOmMnbxQa41gOpdWSGf1YM4odv0XP9XCU7UKGAUycw3hcBwMIP-MqBzLBnPVw1y8bOOg23mPAjwa4eya-EPThvFpxy49-ZRSnIOSapHXzLW36feFYeGFhBAj/s1600/meta4.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinAMqVKzRW9Y0diwAhNsvLmOmMnbxQa41gOpdWSGf1YM4odv0XP9XCU7UKGAUycw3hcBwMIP-MqBzLBnPVw1y8bOOg23mPAjwa4eya-EPThvFpxy49-ZRSnIOSapHXzLW36feFYeGFhBAj/s1600/meta4.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
Maurano ci ha anche dato delucidazioni circa il nuovo decreto del
Ministero che stanzia la somma di 135 mln di euro a favore del
Mezzogiorno ma dalla quale risulta esclusa la Basilicata.
<br />
Maurano ci spiega che in questo provvedimento la Basilicata non è
stata contemplata perchè non rientrava nella rimodulazione dei fondi
europei POIN 2007/2013 fatta da Barca quando era ministro della
coesione territoriale.
<br />
“<i>Quindi si tratta di interventi già previsti dal 2012 e
adesso cantierabili. Questo ovviamente non toglie nulla al fatto sia
opportuno non abbassare la guardia e stare attenti che nella prossima
programmazione dei fondi europei la Basilicata ci sia.”</i><br />
<br />
Ci auguriamo che gli Enti interpellati in sinergia con la
Soprintendenza ai Beni Archeologici mantengano fede alle promesse
date e che questo porti presto l'intera area archeologica metapontina
ad essere nuovamente fruibile.Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-24493645492040592822014-02-12T05:50:00.002-08:002014-02-12T05:51:06.543-08:00Com. Stampa. Incontro nazionale dei comitati degli alluvionati: un unico fiume in piena<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX3Xk9bd02wdpYEtgMoEVTOmhQXBBrOaFcxcPIDGw5XN5QibZf3TRK-lIw-x2V7AY9nfmIrySq6BGVAxgI5yN58vXawBOCHZUV_wSyIGlby9vh36Be-a0B_63-LwrmuZDG1W5ib_XNXCH4/s1600/logo+mai+piu.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX3Xk9bd02wdpYEtgMoEVTOmhQXBBrOaFcxcPIDGw5XN5QibZf3TRK-lIw-x2V7AY9nfmIrySq6BGVAxgI5yN58vXawBOCHZUV_wSyIGlby9vh36Be-a0B_63-LwrmuZDG1W5ib_XNXCH4/s1600/logo+mai+piu.jpg" height="150" width="150" /></a></div>
INCONTRO NAZIONALE DEI COMITATI DEGLI ALLUVIONATI DI TUTTA ITALIA </div>
<div style="text-align: center;">
Firenze, giovedi 13 Febbraio 2014 ore 12/18
Casa del Popolo di Piazza dei Ciompi </div>
<div style="text-align: center;">
UN UNICO FIUME IN PIENA: QUELLO DELLE NOSTRE COMUNITA' ALLUVIONATE </div>
<br />
<br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Com. stampa. Metaponto, 12.02.14</span><br />
<br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" />
<br style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;" />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Dopo le prime due riunioni tenute fra il 2012 ed il 2013 (Matera e Sala Baganza) si tiene l'incontro fondativo per la rete nazionale di iniziativa dal basso delle comunità alluvionate di tutta Italia. L'incontro è stato convocato da un appello a firma del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche e concordato con una serie di contatti in rete fra le realtà di base che in questi anni stanno animando le iniziative per ottenere i riconoscimenti dei diritti alla messa in sicurezza delle aree a rischio idrogeologico ed ai risarcimenti per quanti sono sempre più spesso colpiti da eventi devastanti come sono, ormai, le alluvioni.</span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">All'incontro parteciperanno delegazioni di cittadini organizzati in comitati da Sicilia, Puglia, Basilicata, Sardegna, Toscana, Emilia Romagna, Veneto e Liguria.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Obiettivo dell'incontro è quello di dare vita ad una rete di scambio di esperienze, di proposte e di iniziative con alla base due proposte principali da far valere nei confronti della politica: un piano per la messa in sicurezza e la prevenzione di disastri ambientali nelle aree dei fiumi, dei corsi d'acqua e delle coste e una legge quadro che garantisca trasparenza ed equità nelle risposte alle comunità colpite. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">L'incontro di Firenze, luogo simbolico di come una comunità ha saputo reagire alla grande alluvione del '66, definirà obiettivi, agenda, strumenti e iniziative per un'azione forte che aiuti i cittadini e le comunità colpite a superare i limiti delle esperienze territoriali ed ottenere dalla politica e dai governi le risposte che vanno garantite a tutti senza continuare a dividere territori e comunità in Alluvioni di serie A e serie B. Soprattutto per porre all'intero Paese l'obiettivo strategico di mettere in campo una nuova ed efficace capacità di gestire il territorio e le emergenze nel rispetto della tutela ambientale e della democrazia.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">La giornata del 13 si concluderà con l'adozione di un documento che sarà portato la settimana successiva a Roma in audizione alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati e presentato alla stampa ed agli organi di informazione nazionali con un appello a tenere aperti i riflettori su quanto sta accadendo in Italia quando le comunità sono colpite dalle alluvioni.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">"Se riusciremo a tenere aperti i riflettori su quanto accade nelle comunità colpite dopo che il fango si sarà ritirato, i morti sepolti e le masserizie e i beni di aziende e famiglie gettati in discarica allora avremo vinto la prima e fondamentale battaglia: quella per cui la società diventi consapevole di quanto abbandono segue alle vuote promesse ed alle passerelle dei primi giorni in cui una alluvione è nelle prime pagine dei giornali" si legge in uno dei documenti che circolano in preparazione dell'incontro. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Attorno a questa denuncia che sale ormai da tutti i comitati sorti per reagire alle alluvioni, si avvierà la discussione di Firenze che affronterà molti altri temi per definire un percorso ormai obbligato: quello di costringere la politica e la società alle risposte ed alla responsabilità</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">All'incontro di Firenze parteciperanno due rappresentanti del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche che terranno una conferenza stampa lunedi prossimo a Matera e martedi a Taranto per illustrare i risultati e per fare il punto sullo stato delle iniziative per le alluvioni di Puglia e Basilicata.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><br /></span>Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-39146182071833826042014-01-10T10:52:00.000-08:002014-01-10T10:52:38.356-08:00Un altro risultato della mobilitazione: il Consiglio dei Ministri decreta lo stato d'emergenza. Sabato 11 gennaio 2014 conferenza stampa<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
Comunicato stampa</div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: center;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px; text-align: center;">
<b>Un altro risultato della mobilitazione, una prima vittoria dell'ultimo sciopero della fame: il Consiglio dei Ministri decreta </b></div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: center;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px; text-align: center;">
<b>lo stato d'emergenza per il 07/08 Ottobre 2013.</b></div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: center;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px; text-align: center;">
<br /></div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: center;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px; text-align: center;">
<b>Sabato, 11 Gennaio 2013, </b><b>alle ore 10:00</b></div>
<div mce_style="text-align: center;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; text-align: center;">
<b>in piazza Vittorio Veneto a Matera nei pressi della Prefettura</b></div>
<div mce_style="text-align: center;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; text-align: center;">
<b>conferenza stampa del Comitato</b></div>
<div mce_style="text-align: center;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; text-align: center;">
<b>per rendere note le nostre valutazioni e le risposte ottenute dalla Regione Basilicata in queste ore.</b></div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
Come il Prefetto Franco Gabrielli e il viceministro Filippo Bubbico durante l'incontro del 28 dicembre scorso ci avevano preannunciato, stamane durante il primo consiglio dei ministri utile del mese di gennaio n. 44 è stata adottata la dichiarazione di stato d'emergenza che noi attendevamo per il 07/08 Ottobre 2013 e che avevamo fortemente sollecitato con lo sciopero della fame dei giorni scorsi.</div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
Mentre scriviamo Gianni Fabbris, portavoce del Comitato TerreJoniche, è alla regione Basilicata per una serie di incontri affinchè vengano individuate ulteriori risorse sui temi richiesti.</div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
"Cominciamo a raccogliere risultati per la lunga mobilitazione che abbiamo messo in campo in queste ultime settimane", dichiara Gianni Fabbris raggiunto telefonicamente, "Nei prossimi giorni sarà chiaro se quanto ci viene in questo momento riconosciuto sia da parte del Governo nazionale che dalla Regione Basilicata incontra le richieste e aspettative dei cittadini lucani. Per il momento facciamo appello alla coesione e all'unità di tutte le comunità lucane perchè la vittoria della vertenza degli alluvionati nel metapontino diventi il primo importante risultato che, di fronte alla crisi drammatica che stiamo sopportando, tutti i cittadini lucani debbono conseguire".</div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
Domani, 11 Gennaio 2013, alle ore 10:00 in piazza Vittorio Veneto a Matera, nei pressi della Prefettura dove abbiamo sostenuto l'ultimo sciopero della fame del mese scorso, conferenza stampa del Comitato per rendere note le nostre valutazioni e le risposte ottenute dalla Regione Basilicata in queste ore.</div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: center;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px; text-align: center;">
<br /></div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
La stampa tutta è invitata.</div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: right;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px; text-align: right;">
<br /></div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: right;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px; text-align: right;">
Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche</div>
<div id="_mcePaste" style="box-sizing: border-box; font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; height: 1px; left: -10000px; overflow: hidden; position: absolute; top: 0px; width: 1px;">
</div>
<div>
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Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-28841118851847434462014-01-08T13:05:00.000-08:002014-01-08T13:05:18.544-08:00Dissesto idrogeologico: con le terre ioniche, per l’uguaglianza tra i cittadiniPubblicato su Il Fatto Quotidiano (<a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/08/dissesto-idrogeologico-con-le-terre-ioniche-per-luguaglianza-tra-i-cittadini/833203/#disqus_thread" target="_blank">leggi articolo originale</a>)<br />
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<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Georgia; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Frane ed alluvioni costituiscono un problema serio per il nostro Paese specie per effetto del grave dissesto idrogeologico, cui governi di centro-destra, centro-sinistra, tecnici, bipartisan e a pallini si sono guardati bene dal porre rimedio, preferendo sperperare i suppostamente pochi denari pubblici in F-35, missioni anticostituzionali in Afghanistan, TAV e altre inutili, anzi dannose, corbellerie.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Georgia; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
E’ noto come l’assenza di ostacoli naturali dovuti fra l’altro alla cementificazione selvaggia e l’esasperazione del rischio dovuta al cambiamento climatico determinino una situazione di rischio crescente per buona parte del territorio nazionale. Tale situazione produce spesso esiti tragici e perdite umane ed economiche molto elevate. L’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI), del Consiglio Nazionale delle Ricerche, tiene aggiornato il <a class="external" href="http://sici.irpi.cnr.it/" style="background-color: transparent; border-bottom-style: none; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; color: rgb(3, 82, 38) !important; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">sistema informativo sulle catastrofi idrogeologiche</a>. Risulta che tra il 1950 al 2008 si contano almeno<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> 6.380 vittime</strong> (morti, dispersi, feriti) per frana e<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> 2.699 vittime di inondazioni</strong>. Nel solo 2010 si sono avute 44 vittime e 237.570 milioni di euro di danni. Ed il rischio si presenta grave per il futuro, anzi il rischio è crescente per effetto dei fenomeni di cambiamento climatico. Si consideri inoltre che, secondo un <a class="external" href="http://www.distrettoenergierinnovabili.it/der/s/geotermia-news/notizie/geonews/terra-e-sviluppo-decalogo-della-terra-2010/" style="background-color: transparent; border-bottom-style: none; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; color: rgb(3, 82, 38) !important; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">Rapporto redatto nel 2010 dall’Ordine nazionale dei geologi</a>, sono circa 6 milioni gli Italiani che abitano nei 29.500 chilometri quadrati considerati ad elevato rischio idrogeologico. </div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Georgia; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Per mettere in sicurezza quest’ultimo sarebbe sufficiente uno sforzo finanziario relativamente ridotto che consentirebbe altresì di creare nuove occasioni di lavoro per i giovani e non, sia nella fase di risistemazione che durerà comunque molti anni, sia in prospettiva grazie alle nuove possibilità offerte da un territorio risanato. Secondo l’<a class="external" href="http://www.informazionesostenibile.info/2566/se-maometto-non-va-alla-montagna-la-montagna-frana/#sthash.hcXJvPMD.dpuf" style="background-color: transparent; border-bottom-style: none; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; color: rgb(3, 82, 38) !important; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">Associazione nazionale bonifiche, irrigazioni e miglioramenti fondiari</a>, “basterebbero 4,1 miliardi di euro per mettere in sicurezza l’Italia con un’adeguata pianificazione che gestisca la fase di intervento e stabilisca i piani di manutenzione, riducendo il dissesto idrogeologico e facendo risparmiare milioni di euro in commissariamenti: sistemare torrenti, rogge, canali artificiali per adeguarli ai cambiamenti climatici, al degrado e all’incoltivazione dei terreni agricoli e all’aumento della superficie cementificata, sulla quale l’acqua scorre invece di essere assorbita dal suolo”. </div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Georgia; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
A fronte di tale situazione di emergenza, il comportamento dei vari governi che si sono succedute è doppiamente colpevole. In primo luogo per il rifiuto di varare un piano degno di questo nome investendo le risorse necessarie a fare dell’Italia un Paese bello e vivibile per la presente e le future generazioni. In secondo luogo per aver stanziato soldi nel corso degli anni in modo disorganico e inefficiente. Come afferma Walter Domenichini, “il rendiconto del costo del dissesto dal dopoguerra ad oggi ammonta a 213 miliardi di euro e solo dal 1996 al 2008 lo stato italiano ha investito per calamità circa 27 miliardi di euro, a fronte di un valore dei danni causati stimabile in circa 52 miliardi”.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Georgia; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Si potrebbe aggiungere un terzo motivo di accusa. L’aver trascurato completamente o quasi determinate regioni, pur fortemente colpite da frane e inondazioni. E’ il caso delle<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> terre ioniche</strong>, dove, in seguito agli ultimi eventi di questo genere, fra i quali tre alluvioni che hanno provocato<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> 600 milioni di euro di danni fra Basilicata e Puglia</strong>, è nato, con il <a class="external" href="http://comitatoterrejoniche.blogspot.it/" style="background-color: transparent; border-bottom-style: none; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; color: rgb(3, 82, 38) !important; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">Comitato Terre Ioniche</a>, un movimento di lotta contro l’irresponsabile disinteresse da parte del governo.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Georgia; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Come afferma <a class="external" href="http://www.controlacrisi.org/notizia/Ambiente/2014/1/5/38842-un-movimento-di-popolo-contro-chi-vuole-lasciare-le-terre/" style="background-color: transparent; border-bottom-style: none; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; color: rgb(3, 82, 38) !important; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">Gianni Fabbris</a>, uno dei leader di tale movimento, in Italia ” ci sono alluvioni di serie A, B, e C a seconda dei casi. (…) Dopo i primi giorni di riflettori accesi incomincia un calvario drammatico. La decisione se intervenire e in qualche misure e con quali priorità è all’assoluta discrezionalità della politica che in nome della emergenzialità valuta in base a criteri che non sono affatto trasparenti. (…) Differenze enormi di trattamento addirittura sulla sospensione dei tributi. C’è un problema nazionale quindi. A Sara Baganza, che è al Nord, nel 2011, per esempio, non c’è stato nemmeno il riconoscimento dello stato di emergenza. C’è un vulnus di trasparenza e di democrazia”.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Georgia; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Fabbris sottolinea alcuni elementi molti positivi dell’esperienza di lotta in corso: “Sta nascendo, in questi anni e dentro il percorso della mobilitazione del Comitato Terre Joniche, una nuova comunità di uomini e donne che, di nuovo, hanno deciso di alzare la testa per la dignità propria e di tutti come fecero i contadini che lottando impararono a non togliersi il cappello di fronte al padrone agrario di turno. Una comunità in cui cresce la coscienza di se e che sta imparando a passare dalla protesta alla vertenza nella consapevolezza che in ballo non c’è semplicemente la soluzione di un piccolo/grande problema personale ma la soluzione per il territorio e che la posta è, ancora una volta la Terra, la nostra Terra lucana su cui abbiamo il diritto di vivere in pace e con dignità”.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Georgia; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 14px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Un’esperienza che, a partire dalla difesa del lavoro e della produzione agricola, su cui lavora da anni l’associazione <a class="external" href="http://www.altragricoltura.net/" style="background-color: transparent; border-bottom-style: none; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; color: rgb(3, 82, 38) !important; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">Altragricoltura</a>, pone questioni fondamentali di giustizia, qualità dello sviluppo, difesa ambientale. In rapporto dialettico con altri movimenti contadini come quelli presenti nelle varie anime dei<a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/14/forconi-si-legge-lotta-di-classe/812362/" style="background-color: transparent; border-bottom-style: none; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; color: rgb(3, 82, 38) !important; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_self"> “forconi”</a>, troppo frettolosamente liquidati come pura espressione di corporativismo, ma invece spesso espressione di un disagio forte da parte di categorie essenziali per l’economia e la società italiana, cui vanno date risposte positive ed urgenti. </div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Georgia; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 14px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: right; vertical-align: baseline;">
di <span style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;">Fabio Marcelli</span></div>
Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-31550483133822437522014-01-02T09:34:00.000-08:002014-01-02T09:34:32.706-08:00Bilancio dello sciopero della fame: due vittorie ed un punto da verificare con la Regione. Ora rilanciamo e ringraziamo della solidarietà.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9hZrqP0MdAHZUo8wNaFaBKCtCy9TeFUanytROQrgiznRFlVSPx-u6DSDqlXE4PKb8XOZrg9_eYfifyIQJ-O_GmE6X0NvBJByHGoArzFyVwJmhDFEVCZexiZAdvIHBGTgfNi54m2iM3_8v/s1600/grazie.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9hZrqP0MdAHZUo8wNaFaBKCtCy9TeFUanytROQrgiznRFlVSPx-u6DSDqlXE4PKb8XOZrg9_eYfifyIQJ-O_GmE6X0NvBJByHGoArzFyVwJmhDFEVCZexiZAdvIHBGTgfNi54m2iM3_8v/s1600/grazie.jpg" height="168" width="320" /></a></div>
Comunicato stampa<br />
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<div style="text-align: right;">
Matera, 2 Gennaio 2014 ore15:00 </div>
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<div style="text-align: center;">
<b>Grazie città di Matera, uomini e donne di Basilicata; dopo lo sciopero della fame, con due punti positivi incassati ed uno da verificare, siamo più forti per rilanciare la vertenza per la messa in sicurezza. </b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Prossima tappa: la certezza di ristori di primo soccorso per le aziende e le famiglie alluvionate e l'aperturadi un tavolo con la Regione su come prevenire i disastri ambientali. </b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Sabato 11 Gennaio ci ritroviamo a Matera in assemblea con i sindaci e tutto il movimento per valutare gli atti che saranno stati compiuti e decidere come andare avanti. </b></div>
<a name='more'></a><br />
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Nell'assemblea di chiusura della mobilitazione di Natale tenuta a Matera in Piazza Vittorio Veneto la mattina di domenica 29 dicembre 2013, sono stati richiamati i tre obiettivi posti a base dell'iniziativa dello sciopero della fame condotto da tre componenti del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche:
- Fare avanzare l'iniziativa del Comitato nella percezione dei cittadini come una questione che non riguarda solo chi ha subito direttamente i danni di tre alluvioni nel giro di meno di tre anni per farla diventare una vertenza generale per la messa in sicurezza del territorio, il diritto a vivere in condizioni degne delle popolazioni delle aree dei bacini fluviali lucani e pugliesi, il diritto ad avere risposte quando si subiscono danni e il diritto ad essere rispettati come cittadini lucani e popolo lucano
- Ottenere finalmente la dichiarazione di stato d'emergenza per l'alluvione del 7/8 Ottobre 2013 con finanziamenti adeguati
- Avere la garanzia che fin dal primo provvedimento ci siano somme, oltre che per l'emergenza ambientale e la messa in sicurezza, anche per venire incontro al dramma di tante famiglie e attività economiche dell'area colpite nei beni e nel lavoro
"Oggi segniamo un forte avanzamento della nostra iniziativa nella percezione dei cittadini lucani" ha detto Fabbris nella sua relazione "La celebrazione della Santa Messa di Natale in Piazza che ha coinvolto la comunità dei credenti, i tanti gesti di solidarietà e di sostegno dei cittadini lucani che ci hanno accolto con affetto e partecipazione, le iniziative messe in campo di sostegno a Marconia e Montescaglioso, il coinvolgimento di tanti altri cittadini e realtà al nucleo iniziale del Comitato e molti altri segnali giunti in questi giorni ci dicono chiaramente che segniamo un grande passo in avanti e un forte rafforzamento del Comitato e della capacità dei cittadini di ottenere risposte"
Sempre Fabbris sugli altri due obiettivi: "Il Prefetto Gabrielli e il Viceministro Bubbico ci hanno risposto con un si ed un no. Si all'emissione del decreto di riconoscimento dello stato d'emergenza e della conseguente ordinanza al primo Consiglio dei Ministri utile di Gennaio (previsto per il 3/4 Gennaio). No alla possibilità di avere fin da questo provvedimento che sta per essere assunto prime somme e strumenti per soccorrere le famiglie e le aziende in difficoltà per l'alluvione del 7/8 Ottobre, in ragione del fatto che l'ultima modifica delle norme lo impedisce prevedendo che potrebbe essere possibile solo in una seconda fase".
Il Comitato, su questi due ultimi punti, ha espresso una valutazione chiara: "Bene che, finalmente e grazie alla pressione esercitata in questi giorni, il Governo si sia risolto ad adottare (dopo tre mesi) quello che è stato possibile per altri (es. Sardegna) in 48 ore ma noi non rinunciamo al fatto che le famiglie e le attività colpite non possano avere almeno prime forme di sostegno economico per i danni subiti".
"E' evidente che ora la Regione Basilicata dovrà rispondere della richiesta di intervenire secondo il principio della compartecipazione di Stato e Regione nella risoluzione dei problemi e dovrà rispondere alla richiesta di farsi carico di una soluzione che risponda al dramma di famiglie e aziende in ginocchio individuando e liberando risorse economiche. Vista la disponibilità annunciata dal Presidente Marcello PIttella in due incontri con noi ad affrontare le questioni poste ed a cercare soluzioni, il Comitato chiede alla Regione la convocazione urgente di un Tavolo di confronto con la Regione per verificare le risposte possibili".
Prossimo obiettivo immediato del Comitato, dunque, è quello di tenere l'incontro con la Regione Basilicata concordato per una data fra il 7 e l'8 Gennaio per aprire il confronto su come definire una strategia sia per la Messa in sicurezza del territorio sia per prevenire ulteriori disastri ambientali; "in quell'incontro" sostiene Carmine Sgambato, uno dei tre componenti il Comitato reduce dalla sciopero della fame dei giorni di Natale "porremo al primo punto il confronto con la Regione Basilicata per trovare le risorse per venire incontro almeno al primo soccorso necessario alle famiglie ed alla attività che corrono il rischio del fallimento per aver subito i danni"-
Conseguentemente, il Comitato convoca per sabato 11 Gennaio un'assemblea con i sindaci, la Provincia e i cittadini per verificare il rispetto degli impegni assunti dal Governo e l'esito del primo confronto con la Regione.
"E' evidente che la questione delle alluvioni è una vicenda complessa, una matassa intricata composta da molti nodi che riguardano responsabilità e ritardi politici, di governo, di modello di gestione economica e produttiva, di come gli stessi cittadini gestiscono il rapporto con le risorse, il territorio e i fiumi. Sciogliere questi nodi non è affare da poco e tantomeno può essere fatto in un colpo solo. Serve un nuovo patto fra le comunità dei fiumi e la terra a 50 anni da quello della Riforma Agraria, una rivisitazione critica del nostro modello di gestione e governo del territorio, scelte politiche e di governo coerenti, comportamenti individuali e collettivi responsabili. Noi siamo fermamente determinati ad aprire un confronto con la Regione ed il Governo su questi temi ma, intanto, partiamo dallo sciogliere i
nodi più urgenti attorno cui corre il rischio di aggrovigliarsi tutta la matassa: quello di salvare le comunità colpite dai danni. Se dovesse morire il malato, non ci sarebbe strategia cui guardare per il futuro perchèle nostre comunità sarebbero minate irrimediabilmente. Nodi che potranno essere risolti solo se la vertenza per la messa in sicurezza del territorio sarà assunta non solo da quanti sono stati direttamente colpiti ma, in realtà, da tutti gli uomini e le donne di Basilicata".
Per questo il Comitato guarda con grande soddisfazione al risultato raggiunto in questi giorni di presenza a Matera e di presidi organizzati a Marconia e Montescaglioso. Straordinaria la risposta della Città di Matera, sia della sua comunità credente che si è manifestata in particolare con la Messa di Natale, sia dei tanti cittadini e delle innumerevoli associazioni che hanno manifestato in tanti modi il coinvolgimento, la condivisione, la solidarietà e la vicinanza alle nostre iniziative.
Oltre 2.400 firme raccolte per la petizione al Governo Letta sono solo uno dei segni di come siamo stati percepiti nella città di Matera e sono, per noi, il segno di un grande lavoro da fare che, oggi, è sempre più possibile.
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Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche ha prodotto un documento che riportiamo di seguito rivolto alla Città di Matera ed a tutti i cittadini di Basilicata.<br />
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Mai come in questi giorni ci sono arrivati, ed ancora arrivano al portavoce del Comitato, centinaia di attestati di solidarietà e condivisione, durante e dopo i sei giorni di sciopero della fame. Messaggi non formali e non solo via web, anzi la maggior parte di persona e per telefono oltre che migliaia di firme raccolte online ed ai banchetti in occasione della nuova fase della mobilitazione che abbiamo messo in campo in cui Fabbris, ancora una volta, è stato particolarmente esposto e seguito dai media ed in rete. Media cui va il nostro primo ringraziamento per come hanno colto il merito della nostra esperienza e ci hanno aiutato a rompere la cortina di silenzio che di solito grava su quanti sono colpiti da drammi sociali riuscendo, anzi, a dare forza e spessore alla nostra voce.
Persone normali, anziani, giovani, uomini e donne....tante e tanti a esprimere in mille mpdi parole di ringraziamento e di sostegno. Parole e gesti che sono patrimonio dell'intera comunità che sta conducendo la straordinaria esperienza del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche e che condivide, ormai da tre anni, percorsi e impegno.
Ogni cosa fatta in questi anni dal Comitato è stata possibile perchè un gruppo di persone vere ha deciso di condividere insieme un cammino.
Il fiume tre anni fa è straripato ed ha trovato un territorio abbandonato e abitato da gente divisa e separata, senza coscienza di se; ognuno immerso nell'individualismo, nell'egoismo e nella diffidenza che sono figli della sconfitta culturale, etica, economica e sociale seguita alle promesse della riforma agraria.
Ognuno alla ricerca della sua personale via per superare la propria crisi, percepita come dimensione separata dagli altri, pensando che il proprio destino dipendesse non dalla dimensione collettiva delle risposte che si avevano ma dalla capacità personale di affermarsi magari trovando qualche santo protettore di turno.
Il fiume straripando ha ricoperto di fango molte illusioni ed ha mostrato il volto della realtà: di fronte alla crisi sei uguale e stai nello stesso modo sia che tu sia lucano o pugliese, agricoltore o commerciante, giovane o vecchio, disoccupato o pensionato. La mancanza di risposte di un potere arrogante e distratto, che non ha più nemmeno margini per poter dividere il popolo in famigli da garantire ed emarginati da escludere, da uno schiaffo in faccia a tutte le vuote speranze di una mancia che risolva i propri personali problemi.
Su questa cruda realtà si è innestata l'esperienza del Comitato, sulla ricerca costante del tenere insieme quello che la crisi e la politica che la ha voluta ha fin qui diviso, per cercare nuove unità dopo quelle che negli anni delle lotte per la terra avevano saputo spuntare la riforma agraria ed una nuova stagione di democrazia e progresso nelle nostre terre.
Sta nascendo, in questi anni e dentro il percorso della mobilitazione del Comitato TerreJoniche, una nuova comunità di uomini e donne che, di nuovo, hanno deciso di alzare la testa per la dignità propria e di tutti come fecero i contadini che lottando impararono a non togliersi il cappello di fronte al padrone agrario di turno.
Una comunità in cui cresce la coscienza di se e che sta imparando a passare dalla protesta alla vertenza nella consapevolezza che in ballo non c'è semplicemente la soluzione di un piccolo/grande problema personale ma la soluzione per il territorio e che la posta è, ancora una volta la Terra, la nostra Terra lucana su cui abbiamo il diritto di vivere in pace e con dignità.
Se tre di noi, Gianni Fabbris, Carmine Sgambato e Tonino Melidoro, hanno potuto condurre un duro sciopero della fame a Natale non assumendo (chi per 6 giorni , chi per 4) alcun cibo solido ma bevendo solo acqua, the e caffè, in realtà è stato possibile perchè in tanti si sono adoperati ed attivati.
Agricoltori, Artigiani e commercianti con le loro famiglie, giovani attivisti, professionisti tutti impegnati a sostenere con i turni, il sacrificio ed il lavoro le iniziative in cui il nostro portavoce appariva esposto mediaticamente. Avremmo proseguito se non avessimo ottenuto i risultati che ci eravamo prefissati e che abbiamo raggiunto e superato.
Lo abbiamo fatto perchè la nostra non è una protesta ma una vertenza e lo sciopero della fame è una forma di lotta come tante altre che abbiamo messo in campo in questi anni, ogni volta legandola alle forze in campo, alla crescita del movimento, alla ricerca del consenso ed agli obiettivi che di volta in volta ci diamo.
Lo abbiamo potuto fare perchè ci sentiamo una comunità che condivide i percorsi, le vittorie e le sconfitte. In questa esperienza, di vera pedagogia popolare dal basso c'è la straordinaria risposta della nostra gente, degli uomini e le donne di Basilicata che hanno tentato, in un angolo remoto del Sud, in quella che potrebbe essere una periferia qualsiasi del grande Impero Globale, di percorrere la Via della LIberazione riprendendosi il diritto a decidere e vincendo il confronto con il potere e assumendo coscienza e consapevolezza di se.
Crediamo che si senta questa dimensione, che traspaia e che, anche se non è completamente chiara ed esplicita, si percepisce come la modalità con cui opera il Comitato sia diversa da tante altre. Una diversità che parla di unità, di non ideologismo, che rifiuta il minoritarismo, la demagogia e la testimonianza, che non urla ma rivendica, che non protesta ma pretende, che non denuncia ma propone, che vive di autonomia di fronte a qualsiasi livello della politica.
Sarà per questo che abbiamo registrato la straordinaria accoglienza che abbiamo avuto dalla Città di Matera, dai semplici cittadini, dalle istituzioni, dalle associazioni, dalla comunità credente e da quella laica. Non era scontato che mettendo due gazebo nel pieno della vetrina del Natale Materano avremmo potuto incassare un insperato attestato di adesione come quello che abbiamo avuto.
Buon anno da parte di tutti noi, oggi vi ringraziamo insieme per la grande prova di solidarietà che abbiamo ricevuto in questi giorni. Domani saremo a chiamarvi ad unirvi a noi pronti ad unirci a voi per fare più forte la via che ci porti fuori dalla crisi sociale, economica. ambientale e di democrazia che ci impone questo capitalismo liberista.
Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-38765662857254421822013-12-29T14:00:00.000-08:002013-12-30T03:56:59.400-08:00Il coordinamento decide: si interrompe lo sciopero della fame.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCNIM5_YSV3_hloyurE5fVafawZNor5bA2CZNNARbuH9xZj4J2ZqDkb6QNRuG5qN0aCf_lx8_5VjbYtYh2em-dCHVAqhlFcM65AUx6H4H2dzdSGNbNr94uceMAJzeAN1l5AWvUjQVDL6sM/s1600/IMG_3816.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCNIM5_YSV3_hloyurE5fVafawZNor5bA2CZNNARbuH9xZj4J2ZqDkb6QNRuG5qN0aCf_lx8_5VjbYtYh2em-dCHVAqhlFcM65AUx6H4H2dzdSGNbNr94uceMAJzeAN1l5AWvUjQVDL6sM/s1600/IMG_3816.JPG" height="239" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;">Il coordiamento per la Difesa delle TerreJoniche dopo aver preso atto che in seguito alla mobilitazione messa in campo in questi giorni attraverso il presidio permanente a Matera e lo sciopero della fame di Gianni Fabbris, Carmine Sgambato e Antonio Melidoro si è raggiunto un primo risultato utile ossia l'annuncio da parte di Gabrielli e Bubbico del riconoscimento della stato di emergenza per l'alluvione del 7/8 Ottobre scorso nel primo Consiglio dei Ministri utile del 2014, h</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;">a annunciato durante l'assemblea pubblica di questa mattina l'interruzione dello sciopero della fame.<br />L'assemblea, preceduta dall'esibizione del coro polifonico dei "Cantori Materani", ha visto la partecipazione del Presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, di quasi tutti i sindaci dei comuni della provincia di Matera compreso il sindaco della città materana, Salvatore Adduce, e il consigliere regionale Luigi Bradascio.</span><br />
<a name='more'></a><br />A esprimere sostegno e ringraziamento all'azione che il Comitato porta avanti da quasi tre anni, ossia dall'alluvione del 2011, anche l'assessore di Marina di Ginosa, Leonardo Galante, diversi rappresentanti di movimenti e associazioni, come il Comitato di Montescaglioso, e don Basilio Gavazzeni che ci ha raggiunti indossando le vesti di uno dei tre Re Magi.<br />Dopo lo sciopero della fame Gianni Fabbris e Carmine Sgambato sono andati a pranzare. Antonio Melidoro che non è potuto essere presente per impegni istituzionali ed è stato informato telefonicamente della decisione presa dal coordinamento.<br />L'assunzione di cibo avverrà in maniera graduale iniziando con del brodo dato che Fabbris era al suo sesto giorno di sciopero della fame e Carmine al quarto.<br />Il Comitato ci tiene tuttavia a sottolineare che nonostante l'interruzione dello sciopero della fame non abbasserà la guardia fino a quando quello che è stato promesso dai rappresentanti istituzionali non si verifichi e non siano raggiunti tutti gli obietti prefissi quali il ristoro alle famiglie, alle attività economiche e alle aziende agricole colpite.Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-58348046480378120022013-12-28T22:00:00.000-08:002013-12-30T03:52:30.308-08:00Assemblea. Dopo il si ed il no di Bubbico e Gabrielli, decidiamo che fare<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-dVxaFsURTZlkIrU8uoiy0NPWov7MnfRM0JL12FzTcs6iRKUdJ9UzBEZnUKYwKWHkeWZegpuDlWEGBDB40rBBd6EJvsjQftnULE8Qs8fYTO43H0m3ihHRxRmce8XoPH10NdiSrMFZNGeC/s1600/IMG_3766.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-dVxaFsURTZlkIrU8uoiy0NPWov7MnfRM0JL12FzTcs6iRKUdJ9UzBEZnUKYwKWHkeWZegpuDlWEGBDB40rBBd6EJvsjQftnULE8Qs8fYTO43H0m3ihHRxRmce8XoPH10NdiSrMFZNGeC/s1600/IMG_3766.JPG" height="239" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;">Domani sarà il VI giorno della fame per Gianni Fabbris e il terzo per Antonio Melidoro e Carmine Sgambato. Assemblea a Matera davanti al presidio con i Sindaci delle aree alluvionate per decidere che fare dopo il si e il no all'incontro di oggi con Gabrielli e Bubbico.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px;">Gabrielli e Bubbico: si allo stato d'emergenza al primo consiglio dei ministri, no alla possibilità di prevedere somme per le famiglie e le attività economiche</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px;">Domani in assemblea a Matera al Presidio, invitati i Sindaci, decidiamo come andare avanti mentre prosegue lo sciopero della fame</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px;" /><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px;">Matera, domenica 29 Dicembre 2013 ore 11,30, Piazza Vittorio Veneto davanti al Presidio dello sciopero della fame. </span><br />
<a name='more'></a><br />
<br style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px;">ASSEMBLEA DEL COMITATO TERREJONICHE CON I SINDACI</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px;"><br /><br />Abbiamo incontrato il Prefetto Franco Gabrielli ed il Viceministro Filippo Bubbico, prendiamo atto, rispetto alle nostre richieste delle risposte:<br />- il riconoscimento dello stato d'emergenza per l'alluvione del 7/8 Ottobre scorso con lo stanziamento delle prime risorse avverrà al primo Consiglio dei Ministri utile del 2004<br />- in questo primo provvedimento non ci saranno risposte di alcun tipo per le famiglie e le aziende colpite dall'alluvione e potrà essere disposta solo la sospensione dei ratei dei mutui.<br />Una parte delle risposte sono dunque arrivate (la certezza della decretazione dello Stato d'Emergenza) ma manca ancora una parte significativa delle risposte che ci attendiamo: la messa in campo di stanziamenti e strumenti per venire incontro (almeno per la parte d'emergenza) alla drammatica situazione delle attività economiche e delle famiglie che hanno dovuto sopportare il dramma di tre alluvioni nel giro di meno di tre anni senza che sia stato loro riconosciuto il sostegno e i risarcimenti.<br />Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche non abbasserà la guardia e considera assolutamente prioritario che vengano trovate soluzioni per evitare che una parte importante della nostra comunità scivoli nell'usura e nel fallimento. L'impegno assunto dal Presidente Pittella di verificare la possibilità di mettere in campo risorse regionali per affrontare l'emergenza sociale dell'area colpita dall'alluvione diventa, a questo punto, un punto decisivo su cui lavorare nei prossimi giorni.<br />E' convocata per domattina alle ore 11,30 presso il Presidio di Piazza V. Veneto a Matera, l'assemblea cui sono stati invitati i sindaci del territorio per valutare le risposte e decidere come andare avanti nella mobilitazione in corso.<br />Gianni Fabbris (al suo V giorno di sciopero della fame, Carmine Sgambato e Antonio Melidoro (al loro terzo giorno) proseguono nello sciopero della fame in attesa delle decisioni che verranno assunte domattina in assemblea dal Comitato per la Difesa delle TerreJoniche.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;"><br /></span>Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-26741871354388549002013-12-27T21:00:00.000-08:002013-12-30T03:52:41.822-08:00Conferenza stampa stamattina al presidio di Montescaglioso<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizRBWUIuNh5q2_KH8bdBsesgF3p-6i8F9uVBgBAuJagOAfzuQKaQ6OboPIL4mzq8gWPvZjbpivkzDodzsFebRvUeLYkL8Sve_e9oSeXL2E4qzLQjbmQ1M745h0qyGftQitR2AqcvG19wba/s1600/le+3+donne_28+dic+2013.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizRBWUIuNh5q2_KH8bdBsesgF3p-6i8F9uVBgBAuJagOAfzuQKaQ6OboPIL4mzq8gWPvZjbpivkzDodzsFebRvUeLYkL8Sve_e9oSeXL2E4qzLQjbmQ1M745h0qyGftQitR2AqcvG19wba/s1600/le+3+donne_28+dic+2013.jpg" height="179" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;">Dalle ore 9 di stamattina 28 dicembre 2013 in Piazza Roma di Montescaglioso, si terrà un presidio per chiedere risposte sull'alluvione del 7/8 Ottobre e sui successivi eventi dei primi di dicembre che hanno colpito le aree del Metapontino ed in particolare Montescaglioso.</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;"><br />Il presidio, promosso congiuntamente dalla Consulta dei commercianti, artigiani e cittadini di Montescaglioso e dal Comitato per la Difesa delle TerreJoniche ha l'obiettivo di chiedere ancora una volta l'adozione degli atti dal Governo Nazionale che attendiamo da troppo tempo per quanto riguarda l'alluvione dell'8 ottobre e di risposte urgenti da Gobverno e Regione sugli eventi del 1° Dicembre.</span><br />
<a name='more'></a><br />
Presso il presidio nella mattinata di oggi si porterà Gianni Fabbris che li continuerà lo sciopero della fame essendo al quinto giorno, mentre Carmine Sgambato lo prosegue nel presidio di Matera in Piazza V. Veneto e Antonio Melidoro presso il Comune di Nova Siri dove sta preparando le iniziative che coinvolgono le istituzioni territoriali che avranno luogo nei prossimi giorni.<br />
Abbiamo chiesto al Prefetto Gabrielli, che sarà stamattina a Montescaglioso e di cui apprezziamo le modalità con cui assolve alle funzioni di capo della Protezione Civile, un incontro (per il tramite della Prefettura di Matera come da allegato) e speriamo di poterlo incontrare per sapere direttamente dalla sua voce quale sia lo stato dell'arte dei provvedimenti in corso e ricordargli che lo sciopero della fame non si interromperà se non avremo certezze da troppo tempo negate.<br />
Il presidio di Montescaglioso non ha l'obiettivo di impedire la visita del Prefetto ma auspichiamo che possa tenersi l'incontro anche perchè pensiamo che la visita del Capo della Protezione Civile non possa essere al servizio di passerelle inutili di cui abbiamo dovuto prendere atto fin troppo volte e, dunque, che ascoltare direttamente la voce degli alluvionati e permettere loro di capire direttamente dalla sua voce come stiano realmente le cose e quali risposte attendersi sia un atto doveroso.<br />
Noi, ad ogni modo, siamo determinati a tenere l'incontro che contiamo si possa tenere.<br />
Invitiamo la stampa al Presidio nella Piazza Centrale di Montescaglioso per un incontro appena terminato il sopralluogo tecnico che il Prefetto terrà sull'area della frana.Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-62261801787047238742013-12-27T12:31:00.000-08:002013-12-30T03:59:15.959-08:00Il Vescovo di Matera, Monsignor Ligorio, consegna al Comitato Terre Joniche la questua della messa di Natale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia8BVWjKULjpR3hpD6C7a0IdHIqaM9uo4pw0liTTp9ci8dPvXLhJ-iGBiIAZ0DhyphenhyphenRcWNwHCT39tYZ96NorwVDbHyGFYPh5IU-Mliv-hQ2gLDhnkuEEaGxAhNAMsdoD-gL19TTOUIpaCNLE/s1600/IMG_3739.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia8BVWjKULjpR3hpD6C7a0IdHIqaM9uo4pw0liTTp9ci8dPvXLhJ-iGBiIAZ0DhyphenhyphenRcWNwHCT39tYZ96NorwVDbHyGFYPh5IU-Mliv-hQ2gLDhnkuEEaGxAhNAMsdoD-gL19TTOUIpaCNLE/s1600/IMG_3739.JPG" height="320" width="239" /></a></div>
<b style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">Il Vescovo della Diocesi di Matera e Irsina, mons. Salvatore Ligorio, insieme ai parroci rettori della chiesa di S. Domenico, don Mimì e della Cattedrale, don Vincenzo, ci ha consegnato un messaggio e il contenuto della questua raccolto in piazza V. Veneto durante la S. Messa solenne di Natale tenuta davanti al presidio del comitato.</b><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px;">E' stata l'occasione per Gianni Fabbris e un gruppo del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche di ringraziare personalmente il Vescovo, i preti e la comunità credente di Matera per lo straordinario gesto di solidarietà e condivisione di domenica scorsa quando hanno voluto celebrare la Messa di Natale presso il Presidio con lo sciopero della fame in corso in Piazza V. Veneto a Matera. </span>Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-51156581303686123142013-12-27T12:14:00.003-08:002013-12-27T12:14:36.991-08:00Nessuna risposta Ufficiale, domani ci spostiamo a MontescagliosoComunicato stampa Matera, 27 dicembre 2013 ore 19:30
NON ABBIAMO AVUTO RISPOSTE UFFICIALI, DOMANI LO SCIOPERO DELLA FAME SI SPOSTA A MONTESCAGLIOSO
Alle ore 19:30 di oggi, dopo diverse ore dalla conclusione del Consiglio dei Ministri di oggi, non abbiamo avuto ancora notizie ufficiali sulle possibili iniziative assunte dal Governo per rispondere all'alluvione del 7/8 Ottobre scorso.
Conseguentemente lo sciopero della fame di Fabbris, Sgambato e Melidoro continua ma, per la mattinata di domani, si sposta a Montescaglioso dove il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche, insieme al Comitato dei Commercianti di Montescaglioso attenderà in presidio l'arrivo del Prefetto Gabrielli, capo della Protezione Civile Nazionale.
Vogliamo sperare che nella giornata di domani non si consumi l'ennesima passerella cui abbiamo assistito in questi anni ma che, al contrario, arrivino le risposte che attendiamo; risposte, che, evidentemente, deve dare il Governo e non certo il Prefetto Gabrielli, che, ad ogni modo, chiediamo di incontrare insieme al Viceministro Bubbico per capire da fonti certe cosa la Protezione Civile (che comunque propone i piani e indica le priorità al Governo) pensa debba farsi per le aree alluvionate di Basilicata e come il Governo intende rispondere.
Il Comitato ha inviato alla Prefettura di Matera la richiesta di incontro per domattinaKatya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-77282138364075283372013-12-27T06:34:00.001-08:002013-12-30T04:01:36.099-08:00Controllo medico al presidio attendendo l'esito del Consiglio dei MInistri. Fabbris rifiuta il ricovero<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiW7SQ0sY9E78ofMtbHAeRQBwjb4zVfygriKDHCMGGQJwLXipNCGsZS3BRKHua3Md1fXwx3WeRK5FYs_Mxc5DaeJ27gWWsF0JgjWUuvVSbM_r23tQucgBO-9lpdx9Z61pa8NSEFuCwXsUHR/s1600/IMG_3714.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiW7SQ0sY9E78ofMtbHAeRQBwjb4zVfygriKDHCMGGQJwLXipNCGsZS3BRKHua3Md1fXwx3WeRK5FYs_Mxc5DaeJ27gWWsF0JgjWUuvVSbM_r23tQucgBO-9lpdx9Z61pa8NSEFuCwXsUHR/s1600/IMG_3714.JPG" height="239" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I medici del 118 effettuano il controllo glicemico a Fabbris</td></tr>
</tbody></table>
Comunicato stampa Matera, 27 dicembre 2013 ore 13<br />
<br />
<br />
Com. stampa.<br />
<br />
<div align="LEFT" style="line-height: 0.4cm; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="LEFT" style="line-height: 0.4cm; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="LEFT" style="line-height: 0.7cm; margin-bottom: 0cm;">
Mentre
attendiamo
in presidio di avere notizie sulla situazione del
Consiglio dei MInistri appena concluso per sapere se sarà stata
adottata l'ordinanza che attendiamo, un''ambulanza del 118 è
intervenuta presso il presidio di Piazza V. Veneto e il
portavoce del
Comitato Gianni Fabbris, è stato sottoposto a controllo medico.
<br />
<span style="font-variant: normal;"><span style="color: #333333;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background: #ffffff;">Da
pochi minuti è terminato il controllo da parte dei
medici del 118 a
Gianni Fabbris al suo 4 giorno di sciopero della
fame e Carmine
Sgambato. A Gianni Fabbris è stato ( che è
diabetico) è stato
riscontrato un forte abbassamento dei valori
glicemici e il personale
medico ha disposto il ricovero in ospedale e comunque,
ha consigliato di
assumere cibo. Gianni Fabbris ha rifiutato il
ricovero firmando
l'apposito documento ed ha confermato di continuare
lo sciopero della
fame che, per lui, significa non assumere cibo di
alcun tipo ma solo
acqua e the.</span></span></span></span></span></span></div>
Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-1739953693702104482013-12-27T02:00:00.000-08:002013-12-27T02:00:17.623-08:00Carmine Sgambato ed Antonio Melidoro si aggiungono allo sciopero della fame. Domani Conferenza stampaComunicato stampa<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Nella riunione del Coordinamento del Comitato di oggi alle 18 altri due hanno iniziato lo sciopero della fame
Un agricoltore e un rappresentante delle istituzioni. </b></div>
<div style="text-align: center;">
<b> Domani (27 dicembre) alle 10,30 è convocato il Consiglio dei Ministri che potrebbe decidere (se vorrà) l'adozione dei primi provvedimenti
per l'alluvione del 7/8 Ottobre 2013 </b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Domani (27 dicembre 2013) alle ore 11:30 Conferenza stampa del Comitato TerreJoniche aspettando l'Ordinanza
presso il presidio in Piazza Vittorio Veneto </b></div>
<br />
<br />
Come annunciato, alle 18 di oggi 26 dicembre, si è riunito il coordinamento del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche. All'incontro hanno partecipato, fra gli altri, Carmine Sgambato e Antonio Melidoro che a partire da questo momento affiancano il portavoce Gianni Fabbris nello sciopero della fame.
Carmine Sgambato di anni 67 è un agricoltore che conduce l'azienda Di Grottole insieme al suo nucleo familiare in contrada Marinella a Metaponto. Carmine ha più volte negli anni scorsi (da almeno15 anni) denunciato a tutte le autorità e le istanze politiche e istituzionali possibili i rischi della tenuta di quell'area in caso alluvione.
Non ha avuto risposte come, del resto, tutti gli altri agricoltori della zona che più volte hanno tentato di porre i problemi gravissimi cui l'intera comunità stava andando incontro in caso di alluvione (tenuta dei canali del Consorzio di Bonifica, argini dei fiumi, opere ingegneristiche sbagliate come la S.S. 106, etc.) ed ha dovuto sopportare tutte le alluvioni di questi ultimi anni accusando danni gravissimi all'azienda e vedendo compromettere la stessa possibilità di poterla ancora lavorare.
Antonio Melidoro è Avvocato, Presidente del Consiglio Comunale di Nova Siri e coordinatore per l'ANCI dei Consigli Comunali del Metapontino. Segue la vertenza che sta conducendo il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche fin dall'inizio e più volte è intervenuto per promuovere il coinvolgimento delle istituzioni territoriali e facilitare il rapporto fra i Comuni e le esperienze dei cittadini.
Carmine Sgambato condurrà lo sciopero della fame con le stesse modalità con cui lo ha svolto fin qui Gianni Fabbris (che domani sarà al quarto giorno di sciopero e dovrà essere sottoposto a controllo medico) ovvero presso il presidio di Piazza V. Veneto mentre l'Avvocato Melidoro, dovendo seguire importanti impegni professionali e istituzionali, lo condurrà a Nova Siri.
Dopo l'iniziativa di ieri della celebrazione della Messa Solenne del Santo Natale presso il presidio del Comitato, il coinvolgimento di un rappresentante delle istituzioni nella forma di lotta dello sciopero della fame è un ulteriore segnale importante per il rafforzamento dell'iniziativa che vede sempre più partecipi gli agricoltori ed i cittadini colpiti del territorio come testimonia la presenza di un agricoltore nell'affiancamento da stasera.
Ci attendiamo che già domani mattina nel Consiglio dei Ministri convocato alle 10,30 il Governo Letta metta fine alla odiosa ingiustizia che ci vede attendere i suoi provvedimenti da troppo tempo e li emetta dotandoli di adeguate risorse finanziarie, come chiede la petizione che sta raccogliendo migliaia di firme (fra le altre quella del Vescovo di Matera Monsignor Salvatore Ligorio ed il Presidente della Regione Marcello Pittella) e come chiede un messaggio che lo stesso Presidente Pittella nella giornata di oggi ha inoltrato al Presidente Enrico Letta.
Invitiamo la stampa alle ore 11,30 di domani 27 Dicembre 2013 presso il Presidio di Piazza Vittorio Veneto dove attenderemo e valuteremo gli atti del Governo.
Se non ci saranno stati, siamo pronti ad annunciare ulteriori iniziative di lottaKatya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-31870066688150253302013-12-26T08:46:00.000-08:002013-12-26T08:47:46.944-08:00Benvenuti al ristorante offerto dal governo per i lucani e gli alluvionatiComunicato stampa Matera, 26 dicembre 2013 ore 16:00
<br />
<br />
Questo il testo del manifesto affisso oggi al presidio del Comitato
delle TerreJoniche in Piazza V. Veneto in cui da tre giorni è in
corso lo sciopero della fame del portavoce Gianni Fabbris cui si
aggiungeranno da stasera altri due.<br />
<br />
<br />
<div align="center">
_______________________________________________________________</div>
<br />
<span style="color: #330033;">IL MENU DEL TERZO GIORNO ALRISTORANTE
"SCIOPERO DELLA FAME"! <br />
BENVENUTI AL RISTORANTE PER I LUCANI OFFERTO DA ENRICO LETTA IN
OCCASIONE DEL NATALE E DELLE ALLUVIONI<br />
<br />
26 Dicembre 2013<br />
ore 6 ... caffè<br />
ore 8 ... thè caldo (pasticche per il diabete e la pressione)<br />
ore 11 .. caffè<br />
ore 15 .. the caldo (pasticche per il diabete e il colesterolo)<br />
ore 17 .. caffè <br />
ore 20 ..the caldo (pasticche per il diabete e la pressione)<br />
ore 23.. acqua<br />
<br />
SI AVVISANO I SIGNORI CLIENTI CHE NELLA SUA MAGNANIMITA' IL
PRESIDENTE ENRICO LETTA CONSENTE AI LUCANI UN MENU ALLA CARTA IN
CUI E' POSSIBILE VARIARE A PIACERE LE MEDICINE IN FUNZIONE DI
TERAPIE PERSONALIZZATE<br />
<br />
PS: speriamo che nel Consiglio dei Ministri di domani (27 dicembre
2013) quei buontemponi di Ministri (con viceministri e
sottosegretari al seguito) non firmino gli atti che avrebbero
dovuto adottare entro pochi giorni dall'alluvione dell'8 Ottobre
come invece hanno fatto per la Sardegna in 48 ore. Mica ci
vorranno togliere lo sfizio del menu' di domani al ristorante
dello sciopero della fame?</span>Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-73833391342356141452013-12-26T06:16:00.002-08:002013-12-26T06:16:52.444-08:00Terzo giorno di sciopero della fame. Auguri Enrico Letta, buono il panettone? Adesso fai l'ordinanza.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPEuv5qpNj7LLMu3OSfpPOdwGz62QItXV0m_LNMK_ExdRmtiGzWA89UKCiYj_T5rNv5WGPDHwo7Wv7_Y5ZLYndZ1XlN6oPzaBaziuKgmbuTefQKyWTVVmoWIPVRv9S8IL-sLdHR9kHLWE-/s1600/gianni.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPEuv5qpNj7LLMu3OSfpPOdwGz62QItXV0m_LNMK_ExdRmtiGzWA89UKCiYj_T5rNv5WGPDHwo7Wv7_Y5ZLYndZ1XlN6oPzaBaziuKgmbuTefQKyWTVVmoWIPVRv9S8IL-sLdHR9kHLWE-/s1600/gianni.jpg" height="234" width="320" /></a></div>
<div align="LEFT" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Comunicato
stampa<br />
Matera, 26
dicembre 2013 ore 13:00
</div>
<div align="RIGHT" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="CENTER" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<b><b>Grazie
ai cittadini di Matera, al Vescovo ed alla Comunità credente.
</b>Dopo la celebrazione della Santa Messa di Natale al Presidio
del Comitato, prosegue la mobilitazione per ottenere giustizia e
dignità per le alluvioni di Basilicata.</b><br />
<b><b>Mentre si stanno raccogliendo migliaia di firme con la
petizione che chiede al Governo Nazionale di dare risposte per
l'alluvione del 7/8 Ottobre scorso</b>, si estende il numero
dei partecipanti allo sciopero della fame: oggi si aggiungono un
agricoltore di Metaponto ed un rappresentante delle istituzioni.</b></div>
<a name='more'></a><br />
<br />
<div align="LEFT" class="western" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
Gianni Fabbris, portavoce del Comitato TerreJoniche, è al terzo
giorno di sciopero della fame (iniziato alla vigilia di Natale e
condotto in un presidio alla Prefettura di Matera in P.zza
Vittorio Veneto assistito da un camper); da martedì alle ore 6 non
assume cibo di alcun
tipo e si alimenta solo con bevande zuccherate (aqua, the e caffè)
perchè essendo diabetico deve assumere la terapia e una dose
costante
di zuccheri. Da domani (quarto giorno di sciopero della fame sarà
assistito da controllo medico. A lui si aggiungeranno dalle ore 18
di questa sera (26 dicembre 2013) Carmine Sgambato, agricoltore
alluvionato di Metaponto, e l'Avvocato Antonio Melidoro,
Presidente del Consiglio Comunale di Nova Siri nonché
Coordinatore del Consigli comunali del Metapontino
per l'Anci.</div>
<div align="LEFT" class="western" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
"Ieri per noi è stata una giornata straordinaria per
cui ringraziamo il Vescovo di Matera Salvatore Ligorio e la
comunità credente che hanno risposto all'invito del Comitato
TerreJoniche di compiere un gesto che ci aiutasse a rendere
visibile e concreto come l'obiettivo di mettere in sicurezza il
territorio e rimediare ai danni per aziende e famiglie delle
alluvioni non sia solo di quanti hanno subito i danni o accusato
vittime in famiglia" dichiara Gianni Fabbris "L'atto di
condivisione della Santa Messa, officiata dal Vescovo di Matera e
da tutti i preti e seminaristi delle Chiese del Centro di Matera,
in Piazza davanti al presidio in cui stiamo rivendicando il
diritto alla dignità in nome di tutti i cittadini lucani, ci aiuta
a far sentire con forza la voce dell'intera comunità lucana, ci
rende più uniti e forti nella richiesta di rispetto per i nostri
diritti. Il Messaggio che è venuto dalla comunità credente dalla
Piazza di Matera nella mattina di Natale e dalla grande
solidarietà che ci sta venendo dai cittadini di Matera, sarà per
noi un prezioso insegnamento e l'indicazione di un percorso di
unità che proseguiremo con sempre più determinazione".<br />
Nel breve messaggio dal microfono al termine della celebrazione
della Messa, mentre il Vescovo si recava a firmare la Petizione
che migliaia di cittadini stanno firmando al Governo Letta, Gianni
Fabbris conclude: "Oggi è il giorno dell'unità di popolo e
ringraziamo tutti, anche quei rappresentanti delle istituzioni che
hanno voluto raccogliere l'invito a partecipare e sono stati
presenti ed firmando la petizione, dal 27 dicembre tornerà il
tempo delle risposte, quelle risposte che la politica fin'ora non
ha dato, che non possono più essere negate e che noi pretendiamo
almeno di pari valore di quelle che, nel frattempo e prima di noi,
hanno avuto altri territori alluvionati"<br />
</div>
<div align="LEFT" class="western" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
Il Comitato sta mettendo in atto ogni iniziativa
utile in queste ore per ottenere che già nel Consiglio dei
Ministri convocato per il 27 mattina alle ore 10,30 si metta fine
all'insopportabile disparità di trattamento per le alluvioni di
Basilicata e si adottino i provvedimenti e gli stanziamenti dovuti
per l'alluvione del 7/8 Ottobre confidando che l'azione messa in
atto a Natale e il sacrificio dello sciopero della fame smuovano i
tempi e l'impegno di tutti. Va in questa direzione il messaggio
che il Presidente della Regione Marcello Pittella ha inviato al
Presidente del Consiglio Enrico Letta, in cui si legge, fra
l'altro: <span style="font-family: sans-serif;">"<i>Caro Presidente LETTA, a
seguito della seduta di Governo di domani la Regione
Basilicata attende di vedersi notificare l'Ordinanza della
Presidenza del Consiglio dei Ministri che nel ratificare la
presenza dello stato di emergenza nelle aree lucane
danneggiate, stanzi i primi, consistenti aiuti economici che
consentano, da un lato, di mettere in sicurezza il territorio
e, dall'altro, di venire incontro alle esigenze più impellenti
ed urgenti delle famiglie maggiormente colpite. Una petizione
popolare in tal senso, sottoscritta da migliaia di persone ed
alla quale anch'io, dopo mons. LIGORIO, ho apposto la mia
firma, e' già presente in rete</i>"<br />
</span></div>
<span style="font-family: sans-serif;">Questa sera alle ore 18 è
convocato il Coordinamento allargato del Comitato per la Difesa
delle TerreJoniche, in cui si avvierà lo sciopero della fame degli
altri due che si affiancheranno a Fabbris e saranno decise nuove
forme di iniziativa a partire già dalla giornata di domani.<br />
</span>Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-86377086430360138642013-12-24T08:35:00.001-08:002013-12-24T08:41:10.720-08:00S. Messa di Natale celebrata dal Vescovo: il Presidente Pittella, diversi sindaci e parlamentari fra quelli che parteciperanno<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_I6yHeLI-uwwwwkagRUv2cd_TnFggnD6vNMmd8Vdb2d2OSTqoTb_iK-jDHkvsP1LVJUvdVm2EYGVgoUVjM3mn6YHA3zfpuqbj-TRcT-CZhH1x58p-C_LvqRbDzMyauxrMBZhQcI7bbZkB/s1600/gianni+fabbris+dal+vescovo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_I6yHeLI-uwwwwkagRUv2cd_TnFggnD6vNMmd8Vdb2d2OSTqoTb_iK-jDHkvsP1LVJUvdVm2EYGVgoUVjM3mn6YHA3zfpuqbj-TRcT-CZhH1x58p-C_LvqRbDzMyauxrMBZhQcI7bbZkB/s1600/gianni+fabbris+dal+vescovo.jpg" height="179" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">G. Fabbris e il Vescovo, Mons. Ligorio</td></tr>
</tbody></table>
Comunicato stampa </div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: right;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px; text-align: right;">
Martedì, 24 dicembre 2013 ore 17:00</div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: right;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px; text-align: right;">
<br /></div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: center;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px; text-align: center;">
<b>Il Comitato fa appello alla partecipazione alla S. Messa di Natale celebrata dal Vescovo.</b></div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: center;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px; text-align: center;">
<b>Il Presidente Pittella, diversi sindaci e parlamentari fra quelli che parteciperanno</b></div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: left;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: left;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: left;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
Il coordiamento del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche presso il presidio permanente di piazza Vittorio Veneto a Matera in cui il suo portavoce, Gianni Fabbris, ha da poche ore iniziato lo sciopero della fame esprime grande soddisfazione per il gesto che i parroci delle chiese del centro di Matera e il Vescovo della Diocesi di Matera e Irsina hanno manifestato in queste ore dando la propria disponibilità a celebrare la S. Messa di Natale domani alle ore 11:00 presso la sede del presidio.</div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: left;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
E' un contributo importante volto a coinvolgere tutta la comunità nell'impegno per la difesa del territorio e la sua messa in sicurezza.</div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: left;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
In queste ore il Comitato sta invitando tutte le associazioni di territorio, i movimenti, i parlamentari e i diversi rappresentanti istituzionali affinchè con la loro presenza intervengano alla celebrazione.</div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: left;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
Fra le risposte che stanno già arrivando e che danno conferma della partecipazione e presenza alla celebrazione natalizia di domattina vi sono quella di Marcello Pittella, presidente della Regione Basilicata, Salvatore Adduce, sindaco di Matera e Vito Anio Di Trani, sindaco di Pisticci.</div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: left;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
Ulteriori conferme stanno arrivando in queste ore di cui vi daremo notizia nei prossimi comunicati</div>
<div mce_style="margin: 0px; padding: 0px; text-align: left;" style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
<br /></div>
Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-49675890820355383432013-12-24T06:09:00.000-08:002013-12-24T07:02:04.174-08:00Primo giorno di sciopero della fame. Inizia il portavoce Gianni Fabbris.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6WjZeKo06lqKSQn_pSZSHNEXsx-3ERjeLgUw3Z3HTT2ua4VtP8DwkOVrz_hJtKlO6e0JZdRSSgHqmEXig7qe85A2iVTeQ3HXmL3rir3jQKHDVp4QXmY7voXlvrsquNyfGoNCAEhMJoT0x/s1600/protesta-alluvione-410x224.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6WjZeKo06lqKSQn_pSZSHNEXsx-3ERjeLgUw3Z3HTT2ua4VtP8DwkOVrz_hJtKlO6e0JZdRSSgHqmEXig7qe85A2iVTeQ3HXmL3rir3jQKHDVp4QXmY7voXlvrsquNyfGoNCAEhMJoT0x/s1600/protesta-alluvione-410x224.jpg" height="174" width="320" /></a></div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
Comunicato stampa </div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px; text-align: right;">
Martedì, 24 dicembre 2013 ore 13:00</div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px; text-align: right;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px; text-align: right;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
Contrariamente a quanto dichiarato nei giorni scorsi il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche annuncia, in data odierna, l'inizio dello sciopero della fame.</div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
In un primo momento, infatti, avevamo valutato di dare vita al solo presidio in piazza Vittorio Veneto a Matera aspettando che si riunisse il Consiglio dei Ministri e firmasse l'atto dovuto che i cittadini del Metapontino attendono ormai da ben oltre 80 giorni ossia, l'Ordianza del Presidente del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
Avuta notizia che il Consiglio non si sarebbe riunito oggi ma che la seduta sarebbe stata spostata a Venerdì prossimo, 27 Dicembre, il comitato ha ritenuto opportuno iniziare direttamente oggi lo sciopero della fame, alla vigilia del S. Natale.</div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
Pertanto alle ore 9:00 di questa mattina, il portavoce Gianni Fabbris, ha iniziato lo sciopero della fame e da quell'ora non assume cibo e non lo assumerà fino a quando non sarà raggiunto l'obiettivo prefissato: l'ordianza per le comunità colpite.</div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
Nel giro di 48 ore altri cittadini alluvionati si uniranno a Fabbris nel sostenere lo sciopero della fame mentre tutto il Comitato è impegnato nel presidio in piazza Vittorio Veneto, a Matera, davanti alla sede della Prefettura.</div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
In mattinata, inoltre, Gianni Fabbris e Angelo Festa dell'Adiconsum, hanno incontrato il Vescovo della diocesi di Matera e Irsina per illustrargli la situazione e consegnarli tutti i documenti relativi la vertenza, compreso l'appello che è stato consegnato nelle ore scorse alla Prefettura e che viene sottoscritto da tutti i cittadini (n.d.r. appello alla seguente pagina: <a href="https://www.change.org/it/petizioni/presidente-del-consiglio-gianni-letta-presidente-letta-rispondi-agli-alluvionati-di-basilicata-adotta-gli-atti-di-cui-hanno-diritto-come-tutti-gli-altri-alluvionati-d-italia#invite" rel="nofollow nofollow" style="background-color: white; color: #3b5998; cursor: pointer; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px;" target="_blank">https://www.change.org/it/<wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block;"></span>petizioni/<wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block;"></span>presidente-del-consiglio-gianni<wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block;"></span>-letta-presidente-letta-rispon<wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block;"></span>di-agli-alluvionati-di-basilic<wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block;"></span>ata-adotta-gli-atti-di-cui-han<wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block;"></span>no-diritto-come-tutti-gli-altr<wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block;"></span>i-alluvionati-d-italia#invite</a> ) che vogliano supportare la comunità colpita, affinchè un segnale forte di coinvolgimento parta dalla comunità cristiana.</div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
La risposta è arrivata nel giro di 1 ora con l'annuncio del Vescovo che nel giorno di Natale tutte le chiese del centro di Matera non celebreranno la S. Messa delle ore 11:00 ma parteciperanno con i loro parroci alla celebrazione solenne che lo stesso Vescovo di Matera terrà nel presidio degli alluvionati di piazza Vittorio Veneto.</div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
L'intero Comitato si è messo immediatamente al lavoro per invitare alla partecipazione alla S. Messa di Natale delle ore 11:00 tutte le espressioni più significative della comunità, in particolare quanti hanno livelli di responsabilità politica e istituzionale affinchè da essi venga forte il segno dell'impegno e dell'unità.</div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica; font-size: 12px; padding: 0px; text-align: right;">
IL COMITATO PER LA DIFESA DELLE TERREJONICHE</div>
Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-82365085128730131552013-12-22T13:34:00.002-08:002013-12-22T13:34:50.540-08:00Iniziamo la mobilitazione di Natale. Questo il programma<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE4emm2mHRdN78aeu8qXZ6TVyZVKyjO387k8FjUoi7qnP-qV7d83DISOLm8JXWQOxJpb4TEtIO4JWl2HMus_hWx6RiG9AsMmBZxRBBduC2Y-PGtrtPxED5zX1RRv1K9a67-3APi8m3IefL/s1600/volantino+23+dic+2013.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE4emm2mHRdN78aeu8qXZ6TVyZVKyjO387k8FjUoi7qnP-qV7d83DISOLm8JXWQOxJpb4TEtIO4JWl2HMus_hWx6RiG9AsMmBZxRBBduC2Y-PGtrtPxED5zX1RRv1K9a67-3APi8m3IefL/s1600/volantino+23+dic+2013.jpg" height="192" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Iniziamo la mobilitazione di Natale. Il programma di lunedi 23 Dicembre a Matera:</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Incontro con associazioni e movimenti, conferenza stampa e montaggio del presidio </span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Invitiamo la stampa alla conferenza stampa di presentazione della mobilita</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">zione Lunedi 23 dicembre 2013 alle ore 11 presso la Galleria Guerricchio di Piazza Vittorio Veneto ed a seguire l'incontro con le Associazioni che terremo in Piazza Vittorio Veneto alle ore 18 presso il presidio che il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche monterà sempre in Piazza. </span><br />
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Ricordiamo che il Presidio sarà permanente e prevederà una serie di iniziative di lotta che saranno decise stasera in assemblea fino al raggiungimento dell'obiettivo minimo che ci siamo posti: l'adozione da parte del Consiglio dei Ministri degli atti dovuti per l'alluvione del 7/8 Ottobre scorsi che attendiamo da 78 giorni (mentre per il Veneto e la Sardegna sono arrivati in poche decine di ore).</span><br />
<a name='more'></a><br /><br /><br />
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Questo il programma della giornata di Lunedi:<br /><br /><b>mattinata</b>: consegna al Prefetto delle Richieste e di una lettera al Governo<br />ore 11: Conferenza stampa presso la Galleria Guerricchio di P.zza Vittorio Veneto<br />ore 11/18: Montaggio e allestimento del Presidio in Piazza<br />ore 18: Incontro con le Associazioni e i Movimenti presso il Presidio di Piazza V. Veneto.</span><br />
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><br /></span>
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><b><u>Questo l'invito alle Associazioni, movimenti:</u></b></span><br />
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><br /></span>
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span style="line-height: 16px;">Incontriamoci a Matera, alle 18 del 23 Dicembre 2013 in Piazza Vittorio Veneto, nel presidio degli alluvionati x confrontarci e rafforzare la vertenza sulla messa in sicurezza del territorio.</span><br style="line-height: 16px;" /><br style="line-height: 16px;" /><span style="line-height: 16px;">Da lunedi 23 il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche ha indetto una nuova mobilitazione per ottenere l'immediata emanazione da parte del Presidente del Consiglio </span><a data-hovercard="/ajax/hovercard/page.php?id=10065481044&extragetparams=%7B%22directed_target_id%22%3A0%7D" href="https://www.facebook.com/enricoletta.it" style="color: #3b5998; cursor: pointer; line-height: 16px; text-decoration: none;">Enrico Letta</a><span style="line-height: 16px;"> dell'ordinanza e del riconoscimento dello stato d'emergenza con i primi f</span><span class="text_exposed_show" style="display: inline; line-height: 16px;">inanziamenti per l'alluvione del 7/8 Ottobre 2013.<br />E' un atto dovuto a tutte le comunità alluvionate che, nel caso della Sardegna o del Veneto è arrivato in 24 Ore ma che noi non abbiamo nemmeno dopo 78 giorni. E' uno schiaffo in faccia ai lucani di cui, evidentemente, il Governo si ricorda bene quando deve fare cassa con il petrolio, l'acqua o la terra ma che dimentica quando chiede un trattamento appena dignitoso e il riconoscimento di diritti.<br />La messa in sicurezza del territorio (in particolare del Materano e del Metapontino solcato da ben 5 fiumi in uno spazio cosi ristretto, è una priorità che riguarda tutti e un obiettivo che chiama alla mobilitazione ed all'impegno tutta la comunità e la sua parte più attiva.<br />Abbiamo chiesto alla regione l'apertura di un confronto sulla strategia e le risposte immediate che dovrebbe partire presto; vorremmo esserci insieme a voi, insieme a quanti condividono gli obiettivi di ricostruire un rapporto giusto e corretto frale comunità, i suoi fiumi e l'uso del territorio.<br />Incontriamoci a Matera alle 18 di Lunedi 23 Dicembre presso il Presidio che monteremo in Piazza Vittorio Veneto per confrontarci e coordinarci.<br />Se il Governo non ci darà l'atto dovuto nelle prossime ore, noi torneremo ancora una volta in sciopero della fame per segnare la determinazione di una vertenza che chiede risposte e il riconoscimento della dignità di un popolo.<br />Contiamo di non essere soli<br /></span></span><br />
<div style="text-align: right;">
Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche</div>
Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-53020868747016682962013-12-21T08:32:00.000-08:002013-12-21T08:33:10.482-08:00Governo Letta: gli auguri di buon Natale te li diamo noi<img alt="" src="http://posta71a.mailbeta.libero.it/cp/ps/Mail/Downloader?d=inwind.it&draftID=DRAFT_1386047727213&c=yes&u=katya47&disposition=inline&t=d2449d9793115231&dhid=draftAttachmentDownloader&attID=DA_DRAFT_1386047727213_1" height="160" width="160" /> <br />
Comitato per la Difesa delle TerreJoniche<br />
info: 3466483882<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Auguri di Buon Natale 2013 al Governo Letta ed al Parlamento
Gli alluvionati del Metapontino, a 78 giorni dall'alluvione del 8 Ottobre, ve li faranno in mobilitazione
in una tenda davanti alla Prefettura di Matera, per ringraziarvi di non avere ancora avuto risposte.
Non sperate di cavarvela cosi: </b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Ricominciamo e non ci fermiamo fino a quando non avrete riconosciuto lo Stato d'Emergenza e stanziato le somme dovute </b></div>
<br />
Domenica 22 ore 17 Sala Consigliare di Marconia, Assemblea organizzativa
Lunedi 23 dalle ore 10 a Matera in Piazza Vittorio Veneto, Mobilitazione ad oltranza<br />
<br />
<br />
Riprende la mobilitazione del Comitato TerreJoniche, di fronte all'ignavia del Governo ed alla pochezza della capacità di risposta del Parlamento, gli alluvionati passeranno il Natale in mobilitazione, per dare gli auguri a modo loro al Governo Letta di fronte alla Prefettura di Matera.
"<i>Il Comitato ha preso atto in questi giorni dell'apertura di una serie di spazi di confronto con il nuovo Presidente della Regiona Basilicata Marcello Pittella e con le forze politiche regionali e nazionali ma per discutere di strategia e impostare i piani di prevenzione e recupero delle risorse di cui c'è assoluto bisogno, occorre evitare prima che il malato muoia" </i>ha dichiarato Gianni Fabbris <i>"Oggi il rischio grande delle comunità alluvionate del Metapontino di tanta parte delle famiglie e delle attività economiche colpite da ben tre alluvioni in meno di tre anni, è quello di soccombere se non si interviene d'urgenza. E' moralmente inaccettabile e politicamente gravissimo che il Governo non abbia ancora dichiarato lo Stato d'emergenza per la Basilicata e non abvbia ancora messo un'euro per l'alluvione dell'8 Ottobre. Non ci stiamo, torniamo in mobilitazione e non ci fermeremo fino a che non ci venga riconosciuto l'atto dovuto come è stato fatto per altri"</i>.<br />
Questo è il documento adottato dal Coordinamento del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche nell'ultima riunione che indice la mobilitazione di Natale per la dignità e la giustizia.
<i> </i><br />
<i>"Eravamo stati a Roma nei giorni scorsi per sapere da Parlamento e Governo come stavano le cose, quante risorse erano previste sulla legge di stabilità, perchè non era ancora stato riconosciuto lo stato di emergenza per la Basilicata per l'alluvione del 7/8 Ottobre 2013 e perchè il Parlamento e le forze politiche permettono che in Italia continuano a determinarsi alluvioni di serie A e B.
Eravamo arrivati con buoni argomenti, dal punto di vista logico persino inoppugnabili; uno sopra tutti: in Sardegna nel caso dell'ultima alluvione, opportunamente, per fortuna e con grande slancio, il Presidente Letta aveva convocato entro 24 il Consiglio dei Ministri e, senza aver ricevuto alcuna "carta" dalla Regione Sardegna dove tutti erano impegnati a spalare fango ed a contenere l'acqua che ancora faceva danni e morti, dichiarava lo Stato d'Emergenza, stanziava i primi 20 Milioni di Euro per le prime necessità urgenti, prometteva fondi per intervenire (senza sapere di quanto sarebbero stati i danni) e dichiarava il lutto nazionale.
Abbiamo chiesto ai nostri interlocutori: come è possibile che per l'alluvione del 7/8 Ottobre 2013 la Basilicata non abbia avuto ancora dichiarato lo Stato d'Emergenza e non abbia avuto un Euro dal Governo?
I Parlamentari hanno convenuto con noi che non era tollerabile e che sarebbero intervenuti anche perchè "sembrava" che il Governo avesse fatto sapere di un imminente (sic!) riconoscimento dello Stato d'Emergenza per la Basilicata con un primo stanziamento di 6,5 milioni di Euro.
E' passata una settimana e di quel provvedimento non c'è traccia. Per quanto ne sappiamo noi è sparito.
Avevamo anche chiesto ai Parlamentari che fossero previste nella Legge di Stabilità in discussione in Parlamento le somme necessarie per affrontare le emergenze da alluvione in Basilicata; oggi prendiamo atto che nella Legge licenziata alla Camera e che diventerà definitiva lunedi prossimo al Senato, sono stati previsti per il 2014 50 milioni di Euro per tutte le alluvioni dal 2009 ad oggi (circa 20) ed altri 50 per ognuna delle annualità successive. Come dire "poco più di un caffè a fronte di miliardi di Euro di danni"</i>.<br />
Se ci fosse stato bisogno di una conferma alla denuncia che abbiamo presentato ai Presidenti Boldrini e Grasso, sulla intollerabile situazione di illegalità costituzionale per cui in Italia si continuano a determinare risposte di Serie A e di Serie B quando ci sono disastri ambientali è proprio quello che sta accadendo nelle risposte (non risposte in realtà) che si stanno dando alle alluvioni di Puglia e Basilicata. La discrezionalità della politica sceglie sulla base di criteri di opportunità politica e della capacità dei gruppi dirigenti locali di farsi valere. Evidentemente i gruppi dirigenti lucani (a cominciare di quanti stanno al Governo ma anche di quanti siedono nelle opposizioni) contano poco e il fatto che la Basilicata abbia risorse strategiche come l'acqua e il petrolio merita solo l'offeso e lo schiaffo alla nostra dignità.
Da Lunedi torniamo in mobilitazione e lo faremo a Matera in Piazza Vittorio Veneto davanti alla Prefettura, scegliendo di passare il Natale in strada, ovvero nel luogo in cui ci ha ricacciato la irresponsabilità della politica ed in particolare del Governo. Ci saremo ad oltranza fino a quando non avremo ottenuto il diritto minimo che spetta ad ogni comunità alluvionata, il primo passo che qualsiasi Governo serio avrebbe assunto da temo: il riconoscimento per l'alluvione dell'8 Ottobre dello stato d'emergenza con i primi fondi per gli interventi d'urgenza. Ci saremo con la massima pressione di cui saremo capaci, contando sul sostegno e il contributo della comunità materana, dei cittadini, delle associazioni, delle istituzioni e delle forze sociali e sindacali. Ci contiamo perchè sappiamo che la nostra battaglia per la messa in sicurezza del territorio ed i risarcimenti a quanti sono stati colpiti non è un fatto privato di quanti hanno subito danni questa volta o potranno subirne la prossima ma riguarda la dignità ed i diritti di tutta la comunità ad un territorio tutelato ed a vivere in un contesto civilmente degno."
Sulla base di questo documento, per organizzare le iniziative ed articolare le forme di lotta , è convocata l'assemblea pubblica nella Sala Consigliare del Comune di Marconia per domenica 22 Dicembre alle ore 17,30.<br />
Queste le prime proposte che verranno discusse in assemblea per essere articolate ed adottate:<br />
Matera, Piazza Vittorio Veneto<br />
- Lunedi 23 Dicembre 0re 10: conferenza stampa e costituzione del Presidio e della tenda<br />
- Lunedi 23 Dicembre - mattinata - consegna di un documento alla Prefettura<br />
- Lunedi 23 Dicembre Ore 17: Incontro con le Associazioni, le organizzazioni ed i movimenti lucani
.<br />
- Lunedi 23 Dicembre Ore 18,30: Assemblea pubblica in Piazza Vittorio Veneto<br />
- Martedi 24 Dicembre Inizio di uno sciopero della fame che procederà ad oltranza fino a quando<br />
- Martedi 24 Dicembre iniziative nella Città di Matera e nei Comuni interessati<br />
- Martedi 24 Dicembre - Sera - Celebrazione del Santo Natale con gli alluvionati del Metapontino<br />
- Mercoledi 25 Dicembre - Invito ai cittadini ed alla stampa ad incontrare in Piazza Vittorio Veneto le persone che fanno lo sciopero della fame e la comunità degli alluvionati, concerto serale di solidarietà<br />
- Mercoledi 26 Dicembre - Assemblea in piazza e proiezione pubblica di materiali.<br />
<br />
Le iniziative potranno evidentemente essere integrate e modificate ma proseguiranno ad oltranza fino a quando il Consiglio dei Ministri non avrà riparato all'odioso ritardo ed allo schiaffo a tutta la comunità lucana.
Tutte le istituzioni sono invitate a partecipare.
Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-55116664558831526962013-12-12T10:25:00.001-08:002013-12-12T10:51:10.683-08:00Domani una delegazione del comitato TerreJoniche è stata invitata all'inaugurazione della mostra fotografica “AQUA - deserti e monsoni” <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivhqJgt-kjoZQRvsO_kpMZ9xiSpjLhlKb1ivXw7tTW9ClD91uQOwmu1um0pLzEwblFbEdJI6mAZL_rtRAJiDiw5Ow86yr4ZrGUWCCy53mgQqlPtTKBNYr1LlhbuiKgGuxz8TsLJRRTQnhv/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivhqJgt-kjoZQRvsO_kpMZ9xiSpjLhlKb1ivXw7tTW9ClD91uQOwmu1um0pLzEwblFbEdJI6mAZL_rtRAJiDiw5Ow86yr4ZrGUWCCy53mgQqlPtTKBNYr1LlhbuiKgGuxz8TsLJRRTQnhv/s1600/1.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<span itemprop="description"><span class="fsl">Domani una delegazione
del comitato TerreJoniche è stata invitata all'inaugurazione della
mostra fotografica “AQUA - deserti e monsoni” di GMB AKASH G.Plasmati.<br />
L'acqua nostra sorella può diventare distruttrice quando l'uomo le
diventa nemica costruendo lì dove non dovrebbe e non mettendo in
sicurezza il territorio quando si presenta fragile e in ginocchio come
quello metapontino e ginosino che in meno di 3 anni ha avuto ben 3
alluvioni.<br /> Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche è impegnato, come ben sap<span class="text_exposed_show">ete, da tempo per cercare di dare risposte ai problemi aperti dalle alluvioni nell'area del Metapontino e del Ginosino.<br />
All'indomani della terza importante alluvione nel giro di meno di tre
anni, la situazione per le comunità e il territorio sono drammatici.<br />
Durante la mostra verrà data tesimonianza sullo stato dell'arte della
nostra vertenza che investe tutto il territorio lucano e pugliese.<br /> <br /> Giro il comunicato stampa che ci ha allegato Gaetano Plasmati.<br /> <br /> La mostra chiude l'anno 2013 dedicato al tema Acqua.<br /> La mostra Aqua_ha ricevuto un importante riconoscimento da parte della Nazioni Unite_UN-Water2013 – F.A.O. <br /> <br />
Nell’ambito degli eventi organizzati in occasione del I.Y.W.C.2013, la
mostra “AQUA - deserti e monsoni” ha destato grande interesse, tanto che
lo Stockholm International Water Institute di Stoccolma, dove si è
svolto il World Water Week 2013, ha chiesto di poterla ospitare in modo
permanente nelle sale della sua sede.<br /> <br /> La U.N.-Water ha voluto
ringraziare i fotografi, la Galleria di Porta Pepice e Intransit
Magazine con un comunicato nel quale si legge che la mostra ha
“contribuito ad aumentare la consapevolezza globale delle sfide legate
all’acqua in tutto il mondo”, e che le immagini della mostra hanno
“destato un grande interesse da parte dei partecipanti alle conferenze
internazionali e costituiscono una importante iniziativa nel quadro
dell’Anno Internazionale della Cooperazione per le Risorse Idriche
2013”.<br /> La mostra fotografica affronta, attraverso gli scatti di
Plasmati e Akash, due temi: la carenza e l’abbondanza dell’acqua
(argomenti al centro dell’interesse di UN-Water).<br /> Aqvaworld
Bluwellness Family Club, sempre attento ai temi di attualità, ha deciso
di ospitare una mostra di così degno spessore sott’acqua nella piscina
profonda 11 metri. Proprio a causa dei vari disagi causati da Nettuno
nel nostro territorio, venerdì 13 dicembre alle ore 11:00 si terrà una
conferenza stampa su come poter affrontare un così grave problema.</span></span></span>Katya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-669149042756113474.post-49524647221784147672013-12-12T10:23:00.000-08:002013-12-12T10:23:47.251-08:00Lettera a Boldrini e a Grasso: il fango ci rende uguali,evitate di provare a dividerci<a href="https://www.facebook.com/notes/difendiamo-le-terrejoniche/lettera-a-boldrini-e-a-grasso-il-fango-ci-rende-ugualievitate-di-provare-a-divid/743394485688513"><strong><br /></strong></a>
Alla Presidente della Camera dei Deputati, On.le Laura Boldrini<br />
al Presidente del Senato, Pietro Grasso<br />
Ai Parlamentari italiani<br />
Metaponto e Ginosa, 11 dicembre 2013<br />
<br />
Illustri On.li<br />
siamo
un Comitato di cittadini sorto all'indomani di una disastrosa alluvione
che nella notte fra il 1° ed il 2 Marzo 2011 ha sconvolto le
TerreJoniche nel tratto lucano dal confine con la Calabria e la
Provincia di Taranto. Mezzo miliardo di Euro di danni accertati dai
Commissari nominati sono solo il segno di quale sofferenza e quali
ferite abbiano segnato il territorio e le comunità.<br />
Ad oltre mille
giorni da allora (1017) attendiamo ancora risposte concrete, risposte
che, prima di tutto, attendiamo sulla prevenzione e la messa in
sicurezza del territorio possibili, evidentemente, se usciremo dalla
logica dell'emergenzialità e del rincorrere a posteriori i problemi e
per cui, in ogni caso, serve capacità di programmazione e investimenti
di risorse.<br />
In realtà sono arrivate solo pochissime e risibili
risorse economiche straordinarie per cui nessuna messa in sicurezza è
stata possibile cosi come non sono stati possibili i ristori per quanti
hanno subito i danni. Peraltro, per ottenere quelle poche risposte
istituzionali dovute come l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei
Ministri (OPCM), le Istituzioni e i cittadini del territorio hanno
dovuto tenere una lunga e per taluni aspetti umiliante mobilitazione.
Tre scioperi della fame, una manifestazione a Roma, innumerevoli
iniziative sul territorio promosse dal Comitato e dai Sindaci hanno
dovuto fare i conti con la disarticolazione delle norme e del fondo
nazionale introdotte con il decreto milleproroghe del 2011 che
introducendo la “tassa sulle disgrazie” in realtà creava un vuoto nelle
risposte istituzionali alle attese dei cittadini in caso di alluvione.<br />
<br />
Evidentemente
l'obiettivo dichiarato del legislatore, quello di riformare i
meccanismi sulla base di criteri di efficienza, interpretato in
applicazione di supposti principi di federalismo, è fallito; quella
norma, contro cui hanno ricorso diverse regioni italiane, è stata
dichiarata incostituzionale anche se, da allora, non è stata sostituita
con alcun provvedimento capace di rispondere alla sfidagrande che
abbiamo tutti davanti a noi: quello di garantire certezze a quanti
(imprese, cittadini, comunità) sono stati e saranno sempre più spesso
colpiti dai danni da eventi sempre meno imprevedibili per effetto del
dissesto idrogeologico, della mancata manutenzione e cura del
territorio, della disarticolazione dei regimi fluviali, di un uso del
suolo inadeguato e del cambio dei regimi climatici ed ambientali.<br />
Sta
di fatto che dall'alluvione del Veneto del 1°/2 Novembre 2010 (l'ultima
avvenuta prima della introduzione delle norme introdotta dal decreto
milleproroghe 2011), registriamo un insopportabile e ingiustificabile
andamento nelle risposte che seguono le emergenze immediate assicurate
dagli interventi di protezione civile nelle prime fasi conseguenti ad
eventi alluvionali.<br />
Eventi che, come è assolutamente evidente
vanno aumentando per numero ed intensità e che richiederebbero l'urgenza
di un quadro normativo che assicuri risposte certe e trasparenti.<br />
Rileviamo
e denunciamo come i 19 eventi alluvionali (almeno i principali con
circa 60 morti e miliardi di Euro di danni) che sono seguiti
all'alluvione del Veneto del novembre 2011, sono stati trattati tutti in
maniera differente sul piano delle procedure, dell'entità e della
composizione degli interventi finanziari e dei soggetti che sono stati
considerati come portatori di diritto ai risarcimenti.<br />
Accade
cosi, per esempio, che alluvioni importanti come quella di Sala Baganza,
Collecchio e Fornovo di Taro in Emilia (11 giugno 2011, danni che
ammontano a circa 7.200.000 euro per privati e aziende e circa 450.000
euro i danni pubblici; 185 le famiglie e 50 le attività produttive
colpite) sono totalmente dimenticate non avendo avuto alcun intervento e
tantomeno l'OPCM necessaria e dovuta. Accade, anche, che all'interno
della stessa regione per alluvioni in aree diverse si diano risposte
diverse. È il caso della Toscana per cui le alluvioni della Lunigiana,
dell'Elba e della Maremma (accadute nell'arco di circa un anno fra
l'Ottobre 2011 e il novembre 2012) abbiano avuto risposte profondamente
diverse nella quantità e nella qualità degli interventi succeduti alla
prima emergenza.<br />
Certamente, dunque, non è l'unico caso quello che
ci riguarda direttamente ma è quello che conosciamo meglio e che
testimonia nella sua paradossalità quanto sia grave il ritardo ed il
vuoto normativo con cui si risponde alle esigenze del territorio e delle
comunità dopo la prima fase di protezione civile e di emrgenza. Nel
tratto di meno di 50 Km attraversato da ben 5 foci di fiumi importanti
che va dal confine con la Calabria in Basilicata fino a parte della
Provincia di Taranto, dopo la disastrosa alluvione del 1° Marzo 2011per
fortuna senza vittime ma con oltre mezzo miliardo di danni (per cui i
cittadini attendono ancora risposte) abbiamo avuto altri eventi
alluvionali e da dissesto idrogeologico importanti (alcuni con vittime
come a Craco o a Borgo Venusio) senza alcun intervento di ripristino o
messa in sicurezza fino ad arrivare alla insopportabile situazione che
si sta determinando fra il 7 Ottobre e i primi giorni di dicembre 2013.<br />
Il
7 Ottobre 2013 le stesse terre sono state colpite da un'altra terribile
alluvione registrando quattro giovani vittime, 65 milioni di Euro di
danni per la sola Basilicata. Mentre eravamo alle prese con una
dichiarazione di Stato di emergenza che non arrivava e di una OPCM che
ad oggi (66 giorni dopo) non è ancora arrivata, accade l'evento
drammatico della Sardegna.<br />
<br />
Evento terribile, con 18
morti ed innumerevoli danni ma, per noi, pur sempre una alluvione; una
delle 19 che si sono susseguite negli ultimi tre anni. Ebbene nel caso
dell'ultima alluvione della Sardegna abbiamo registrato come in 24 ore
siano stati stanziati 20 milioni di Euro per il primo intervento, è
stato convocato un Consiglio dei Ministri urgente, annunciato un emento
alla legge di stabilità per risorse ulteriori per oltre cento milioni,
dichiarato il lutto nazionale per le vittime.<br />
Capirete facilmente
l'indignazione di quanti, non ancora sepolte le proprie vittime lucane e
pugliesi, si sono viste dimenticare nei provvedimenti. Sta di fatto che
a 66 giorni dall'alluvione del 7 Ottobre 2013 ed a una decina da quella
della fine di novembre 2013 attendiamo ancora uno straccio di
provvedimento che non arriva.<br />
<br />
Vi chiediamo di capire
come sia possibile questa discrezionalità che in nome
dell'emergenzialità lascia alla valutazione politica il diritto di
scegliere dove sia giusto intervenire e dove no, quali cittadini siano
degni di una risposta immediata e quali altri possano attendere mesi o
anni. Vi chiediamo soprattutto di rimediare a questa situazione che non
colpisce questo o quel territorio ma i diritti di tutti i cittadini
italiani alla trasparenza ed alla certezza delle risposte. Serve un
quadro normativo chiaro e certo che, in caso di risposta ai problemi del
post alluvione, definisca chi e cosa deve fare e quanto sia lecito
attendersi sottraendo le valutazioni relative alla discrezionalità della
politica.<br />
Sappiamo bene che quella di come si garantiscono gli
interventi nel dopo emergenze è solo una parte del problema, che in
realtà serve un grande piano per la messa in sicurezza e la prevenzione
che sosteniamo con forza e che serve dotare il Fondo di Solidarietà
Nazionale con risorse adeguate che pure sollecitiamo; oggi, però, Vi
sottoponiamo questa urgenza nel convincimento che la trasparenza degli
interventi è parte fondamentale della qualità della democrazia che
coinvolge tante nostre comunità a rischio di subire o che hanbno subito
danni e lutti da alluvioni.<br />
Intervenite, urgentemente perchè il
fango rende tutti uguali e la politica ha il dovere di dare le stesse
risposte garantendo gli stessi diritti. A tutti senza dividerci fra
alluvionati di serie A e B.<br />
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Con stima<br />
Gianni Fabbris – portavoceKatya Madiohttp://www.blogger.com/profile/04327175058269239638noreply@blogger.com0